Lucio Dalla, nel 2022 una mostra lo celebrerà

Lucio Dalla, nel 2022 una mostra lo celebrerà

 Una grande mostra per esplorare la dimensione umana e artistica di Lucio Dalla in tutte le sue espressioni ed emozioni anche più intime, personali e meno note al grande pubblico. “A 10 anni dalla sua scomparsa –  spiega il sindaco di Bologna  Matteo Lepore – vogliamo celebrare uno dei più grandi artisti italiani e della nostra città con questo evento di portata nazionale”. 
La mostra, che sarà inaugurata il 4 marzo – data simbolica del compleanno di Lucio, nato a Bologna nel 1943 –   sarà il momento centrale nelle celebrazioni dedicate al grande e indimenticato cantautore, in occasione di un biennio celebrativo che vede ricorrere nel 2022 il decennale della scomparsa (avvenuta a Montreaux il 1 marzo 2012) e nel 2023 la ricorrenza dell’ottantesimo anniversario della nascita dell’artista.  La mostra – “Lucio Dalla. Anche se il tempo passa” curata da Alessandro Nicosia di C.O.R. Creare Organizzare Realizzare, azienda di Roma che vanta un’esperienza di oltre quarant’anni nell’organizzazione di mostre dedicate a grandi personaggi, insieme a Fondazione Lucio Dalla –  darà il via a un percorso che nel biennio attraverserà l’Italia e coinvolgerà tutto il paese nel ricordo e nell’omaggio all’artista che ha scritto pagine indimenticabili della storia della musica italiana.
 Grazie alla disponibilità del Comune di Bologna e alla collaborazione dell’Istituzione Bologna Musei, l’esposizione verrà ospitata nei prestigiosi spazi del Museo Civico Archeologico.  La Giunta ha approvato la delibera con cui il Comune da un importante sostegno a questa iniziativa promossa dalla Fondazione Lucio Dalla: un contributo di 60mila euro per il piano biennale di attività. 
 “Lucio Dalla – commenta Matteo Lepore – è stato un grande artista e un grande poeta che attraverso il suo legame d’amore con Bologna ha contribuito a fare conoscere la nostra città in Italia e nel mondo. Ricordare Lucio Dalla – conclude il primo cittadino – significa, dunque, dare voce alla grandezza della sua arte e di ciò che attraverso le sue canzoni e la sua opera è diventato parte della nostra città”. 

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