10 curiosità su Alla ricerca di Dory: la protagonista doveva essere un maschio

10 curiosità su Alla ricerca di Dory: la protagonista doveva essere un maschio

Il film Pixar, sequel di Alla ricerca di Nemo, va in onda il 24 dicembre su Rai2 alle 21.20, per una vigilia di Natale all’insegna delle emozioni e del divertimento. Ecco dieci cose sapere su Alla ricerca di Dory e sulla sua adorabile protagonista, la simpatica e smemorata pesciolina amica di Nemo e Marlin.

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La vigilia di Natale 2020 su Rai2 è all’insegna del mondo Pixar, con “Alla ricerca di Dory“, in onda il 24 dicembre alle ore 21.20. Il film, uscito nel 2016, diretto da Andrew Stanton e co-diretto da Angus MacLane, è il sequel di “Alla ricerca di Nemo” e stavolta è incentrato sull’adorabile pesciolina Dory, impegnata a ritrovare le sue origini e i genitori che aveva dimenticato, in un

lungo viaggio attraverso l’oceano fino in California. Ecco 10 curiosità sul film da conoscere assolutamente.

1 Dory doveva essere un maschio
Durante lo sviluppo di “Alla ricerca di Nemo”, il personaggio di Dory doveva essere un maschio. Così lo aveva concepito Andrew Stanton, che però era bloccato e sentiva che qualcosa non andava. Cambiò idea dopo aver visto la comica e conduttrice Ellen DeGeneres in televisione: “Perché non poteva essere una femmina, con una relazione platonica con Marlin?”, dichiarò il regista. Fu così che il personaggio di Dory nacque proprio modellandosi sulla DeGeneres.

2 La disabilità è un tema importante
Come e più che nel film predecessore, in “Alla ricerca di Dory” il tema della disabilità è centrale. La maggior parte degli animali in questo film ha infatti un handicap: se Dory ha una perdita di memoria a breve termine e Nemo una pinna atrofica, lo squalo balena Destiny è miope, il polpo Hank ha soltanto sette tentacoli anziché otto e la strolaga Becky ha un lieve ritardo mentale.

3 Dory è il personaggio più amato sui social
Sembra che la simpatica e smemorata pesciolina Dory sia il personaggio più amato di Disney e Pixar, almeno sui social. Ha raccolto infatti oltre 25 milioni di Mi piace su Facebook.

4 Il legame con Piper
Quando uscì in sala, “Alla ricerca di Dory” venne preceduto come da tradizione da un cortometraggio: il film in questione era “Piper”, uno dei più amati di sempre tra i corti Pixar. Il personaggio del titolo, un simpatico e dolcissimo pulcino di piovanello, ha un cameo in “Alla ricerca di Dory”, dove compare in una foto.

5 La storia della canzone Beyond the Sea
La canzone che si sente nel trailer si intitola “Beyond the Sea” e appare anche nei titoli di coda di “Alla ricerca di Nemo”, cantata da Robbie Williams. In realtà è la cover in inglese del brano francese “La Mer” (1943).  Resta celeberrima la versione di Bobby Darin, che appare in moltissimi film e serie tv, tra cui “Apollo 13”, “Austin Powers in Goldmember”, “Quei bravi ragazzi”, “Black Rain”, “Cop Land”, “The X-Files”, “La fantastica signora Maisel”.

6 Tra i doppiatori c’è Licia Colò
Alle voci di Luca Zingaretti e Carla Signoris, già presenti in “Alla ricerca di Nemo”, si aggiunge quella della divulgatrice e conduttrice televisiva Licia Colò che doppia la guida del Marine Life Institute. Nella versione originale, il personaggio è doppiato dalla grande Sigourney Weaver.

7 Destiny doveva essere la “sorella” di Dory
In una versione precedente della sceneggiatura, anche i genitori di Dory Jenny e Charlie soffrivano di perdita di memoria a breve termine. Destiny era inoltre la loro figlia adottiva ed era prevista una dinamica all’insegna della rivalità fra sorelle tra lei e Dory.

8 La storia del numero A113
In una targa vediamo la sigla CALA113. Il riferimento è al numero A113, ricorrente in tutti i film Pixar. In realtà, il numero appare anche in diversi film Disney, Avengers compresi, nonché nella serie “Doctor Who” e ne “I Simpson”. Intorno a questo vero e proprio “marchio di fabbrica” sono nate le teorie più disparate, alcune delle quali facevano addirittura riferimento a un possibile simbolo della massoneria. La spiegazione è un’altra: il codice A113 è semplicemente il numero di un’aula della California Institutes of Arts, un’università di Valencia, California, dove hanno studiato diversi registi e animatori che lavorano a Hollywood.

9 La polemica sulla coppia gay
Uno dei trailer del film suscitò alcune polemiche per il presunto inserimento di una coppia formata da due donne. A chi minacciava di non portare i figli a vedere la pellicola, Ellen DeGeneres ricordò su Twitter che a doppiare la protagonista è lei, conduttrice apertamente gay e sposata con una donna (Portia De Rossi).

10 L’omaggio a un animatore della Pixar
Una citazione che non ci aspetteremmo da un film per famiglie. Si dice che la scena di Hank con il camion potrebbe ricordare le circostanze della morte di Joe Ranft, animatore della Pixar deceduto nel 2005 per un incidente stradale: la sua auto sfondò il guard-rail, precipitando in un fiume. A lui sono dedicati i film “Cars – Motori ruggenti” e “La sposa cadavere”.

Valeria Morini, Tv.fanpage.it

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