“Vogliamo trasmettere il desiderio di ribellarsi e dire no a questi finti giorni felici, a questo torpore mondiale“. Diretto e conciso. Così è il nuovo album de La Rappresentante di Lista, ‘Giorni Felici’, che sarà disponibile il venerdì 25 ottobre, e che ha come tema centrale l’emotività umana in relazione al mondo e il disagio sociale e culturale che ne consegue. Ma non solo. Il titolo dell’album del duo siciliano, Veronica Lucchesi e Dario Mangiaracina, richiama anche ‘Happy Days’ di Samuel Beckett del 1961, in cui lo scrittore irlandese mette in scena la misera condizione umana, estrema e disperata.
“L’opera di Beckett parla di quanto, a volte, gli esseri umani credano di vivere giorni felici, ma in realtà siano intrappolati in una realtà sempre uguale” spiega Dario all’AdnKronos. Willie e Winnie, i protagonisti della pièce, sono prigionieri della loro quotidianità ma non lo sanno. ‘Giorni Felici’ è il quinto lavoro in studio del duo, introducendo con i singoli ‘Paradiso’ e ‘La città addosso’. Sulla copertina troviamo una casa colorata in stile acquerello: “All’inizio appare accogliente, ma poi il palloncino in primo piano, con il suo sorriso, rivela un disagio” spiega Veronica. “A volte, invece di guardare il mondo esterno, i luoghi che consideriamo sicuri possono inghiottirci, scatenare le brutalità più potenti e la violenza più grande. È ciò che raccontiamo, ad esempio, ne ‘La città addosso’, dove la televisione dice che va tutto bene, ma poi ci si rende conto che non si è scelto nulla di giusto per sé e si devono accettare regole imposte da altri”.
Il processo creativo dell’album, racconta Dario, è inaspettato: “Le canzoni nascono spontaneamente, emergono dalla vita, permettendo di raccontare ciò che stai vivendo in modo poetico, sublimando il dolore. Sono due anni che scriviamo, alcuni brani sono stati concepiti durante ‘Ciao ciao’ (la hit presentata a Sanremo nel 2023, ndr)”. Con contenuti, stili e influenze musicali alternative, questo disco presenta un panorama unico, che spazia dai Liquido ai Cardigan, dai Radiohead ai Talking Heads, fino ai Verdena e Pj Harvey. Veronica e Dario si incontrarono a teatro, durante le proteste da parte di un gruppo di artisti che volevano riaprire il Teatro Garibaldi. Oggi hanno all’attivo quattro album in studio, due live, e in 13 anni hanno solcato le scene in tutta Italia e oltre.
Impossibile nascondere un certo rammarico per la situazione culturale attuale in Italia. “Non va certamente come vorremmo in alcuni ambiti,” commentano i due artisti, “con un ministro della Cultura… ci sono persone che fanno un bel lavoro di comunicazione, ma se parliamo della musica italiana, non solo c’è un torpore generalizzato, ma si spegne il cervello a favore di ritmi monotoni”. Come nel caso della trap. “Ha portato belle novità alla musica italiana, ma anche nel pop ci sono canzoni che non dicono nulla,” affermano Dario e Veronica.
Tra poche settimane, il duo si esibirà di nuovo nei principali club italiani con il LRDL 2024 tour, accompagnati dai musicisti che li hanno supportati dal vivo durante gli anni. “Stiamo provando, possiamo dire solo che ci sarà una band straordinaria con cui siamo molto felici, e sarà uno spettacolo completo. Questo concerto è progettato per i club, non ha nulla a che vedere con il teatro”. Riguardo un eventuale ritorno all’Ariston, rispondono con decisione: “Da cinque anni andiamo, in gara o come ospiti, quindi abbiamo già dato”.