Dopo due serie tv, Il miracolo e Anna, per lo scrittore Niccolò Ammaniti è arrivato il momento di debuttare come regista di un film. Lo ha annunciato lui stesso al Linea d’Ombra Festival a Salerno in cui ha detto: “Non posso dire niente, se non che si tratterà di un horror, siciliano, che ruoterà attorno alla mitologia di quella terra”. Nell’incontro condotto da Boris Sollazzo lo scrittore ha raccontato che diventare regista e decidere di portare sullo schermo, in quel caso televisivo, le sue storie è stata una scelta dettata da un’esigenza personale più che artistica. “Dopo avere finito di scrivere Anna mi sono accorto che avevo perso interesse nello scrivere, mi sono chiuso, non vedevo e non sentivo nessuno, e così per la prima volta in vita mia ho deciso di rivolgermi a uno psichiatra che semplicemente mi ha detto che dovevo vedere gente, fare cose nuove, solo che avevo allontanato tutti. Allora mi è venuta in mente una cosa che mi disse una volta Marco Risi, che stare sul set è bello perché hai un sacco di amici che paghi per stare con te. Ed è quello che ho fatto con Il miracolo, ho detto subito a tutta la troupe che dovevano essere miei amici, la mia famiglia, decidere di fare il regista è stata una necessità umana mediata da una sceneggiatura di cui tu racconti a ognuna delle persone che lavorano con te una verità parziale”. Al festival ha anche parlato del suo nuovo romanzo, il primo da sette anni: “Scrivere libri è una cosa fantastica, ti permette ti stare nella mente dei tuoi personaggi a lungo, cosa che in una serie e al cinema non puoi fare, perché devi dare spazio all’azione. Quindi mi sto divertendo, e dopo il gran culo che mi sono fatto sul set mi sono anche detto adesso me ne sto a casa, comodo, con i miei cani, a scrivere. Il titolo del romanzo sarà La vita intima”.
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