Elena Santarelli ha rivelato come ha saputo della diagnosi del figlio Giacomo, a cui il 29 novembre del 2017 fu trovato un tumore cerebrale al San Camillo di Roma. La showgirl ha raccontato che non era presente e che il marito Bernardo Corradi non sapeva come dirle la verità. Ospite in studio a ‘La Vita in Diretta’ è anche tornata ad emozionarsi parlando della difficile vicenda che si è fortunatamente conclusa lo scorso maggio con la guarigione del primogenito.
“E’ iniziato tutto il 29 novembre del 2017. Bernardo portò Giacomo a fare una risonanza magnetica al San Camillo di Roma, io non andai perché avevo subito un intervento da poco e aveva le stampelle e i punti all’anca, ero dolorante”, ha spiegato a Lorella Cuccarini. “Giacomo era caduto un mese prima a scuola, aveva forti mal di testa, credevo magari che avesse un ematoma. Non mi aspettavo di certo quel responso dai radiologi”, ha aggiunto negli studi del programma di Raiuno.
Dal San Camillo non arrivavano però notizie e lei iniziò a domandarsi perché Bernardo non si facesse sentire. “Passano due, tre ore. Allora lo chiamo, faccio Facetime, una videochiamata, e vedo la faccia di mio marito proprio cambiata. Gli si leggeva in faccia che aveva appena ricevuto un pugno. A quel punto Giacomo disse: ‘Mamma stiamo girando da tanto tempo sul Lungotevere’. Era come se mio marito non avesse il coraggio di rientrare a casa…”, ha proseguito Elena, che da pochi giorni è sbarcata in libreria con il libro ‘Una mamma lo sa’, in cui racconta tutta la sua vicenda.
“Gli stessi dottori mi hanno poi detto che mio marito non si era neanche voluto sedere quando loro lo avevano invitato a farlo perché dovevano dirgli una cosa delicata. Lui aveva capito che gli stavano per dirgli una cosa brutta. Disse ai medici che non sapeva come dirlo a me, non sapeva come dirmi che c’era qualcosa che non andava nella testa di nostro figlio”, ha continuato.
Una volta a casa l’ex calciatore non poté più nascondere la verità alla 38enne e la situazione per la Santarelli si trasformò in una scena di un film dell’orrore. “Quando è tornato a casa ha mandato Giacomo in camera sua ed è crollato sul divano, ha lanciato il foglio della diagnosi. Io gli chiedevo cosa stesse succedendo, lui disse: ‘Giacomo ha un tumore cerebrale’. Non volevo crederci. Lui aggiunse: ‘Guarda è tutto scritto qui’. Andai in bagno di corsa e mi chiusi dentro col foglio, iniziai a leggerlo. Il mio cuore batteva a mille. Sembrava un film dell’orrore”, ha concluso.
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