RISCHIATUTTO, FAZIO SENZA «ALLEGRIA»

RISCHIATUTTO, FAZIO SENZA «ALLEGRIA»

Fabio-Fazio-DitinoLa storia si ripete, almeno nella televisione italiana: dopo le puntate-evento di aprile che hanno riaperto la scatola dei ricordi del piccolo schermo, si torna a giocare con il Rischiatutto, con Fabio Fazio e nuovi concorrenti per nove puntate, in onda da giovedì su Rai3 in prima serata. Un programma che rappresenta un tuffo nel passato, ma anche un esempio di progetto integrato tra le reti Rai. Ogni puntata ospiterà anche una «materia vivente», una delle innovazioni al classico regolamento inserite nella nuova edizione di Rischiatutto: ogni giovedì un personaggio di spicco sarà invitato nella fase centrale del tabellone per porre ai concorrenti quesiti sulla propria carriera. La «materia vivente» della puntata di dopodomani, 27 ottobre, sarà Carlo Verdone. Tra i prossimi ospiti e oggetto di domande per i concorrenti ci saranno Ornella Muti, Cochi e Renato. Oltre al trio formato da Aldo, Giovanni e Giacomo. Al centro del gioco, i concorrenti con le loro passioni e la loro cultura, pronti a sfidarsi per la vittoria di un montepremi tra i severi giudizi di Ludovico Peregrini, storico «signor no». Il percorso seguirà le storiche tre fasi del gioco: domande preliminari, tabellone, domande finali in cabina e tornano anche due elementi di novità nel tabellone. Ecco così la casella Mike, che conterrà una domanda tratta dalle puntate degli anni settanta, e la casella Web, con un quesito che si potrà scegliere se risolvere tramite un computer connesso a internet.

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Fabio Fazio ha bandito il motto «allegria», storico marchio di fabbrica dell’inimitabile Mike Bongiorno. Per Fazio, «sarà declamato solo una volta all’inizio della prima puntata insieme al pubblico, poi non si potrà più pronunciare». E niente valletta, nella parte che fu di Sabina Ciuffini: oggi non avrebbe senso, il ruolo lo facciamo interpretare di volta in volta ad una giovane attrice del cinema italiano», tra queste Cristina Capotondi, Matilde Gioli, Margaret Madé e Greta Scarano.

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«Non sono il fine, l’unica unità di misura per il servizio pubblico anche se servono a capire se stai facendo bene»: parole che il direttore generale della Rai, Antonio Campo Dall’Orto, dedica agli ascolti, prendendo parte, negli studi dell’azienda di via Mecenate a Milano, alla presentazione del nuovo Rischiatutto. Il d.g. sottolinea che la televisione pubblica deve «creare valore per coloro che vivono nel nostro paese» e se serve anche «prendersi dei rischi» in termini di share. Campo Dall’Orto ha quindi insistito sull’utilità di sinergie tra le diverse reti: «Vorrei che diventassero una cosa strutturale. È per questo che Rai 1 ha aiutato Rai 3 per il Rischiatutto ma è per questo anche che facciamo promozione in una rete per una rete diversa. Sembra una cosa naturale ma arrivarci è stata una conquista».

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Domani alle ore 14 la Commissione parlamentare per l’indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi, presso Palazzo San Macuto, svolgerà l’audizione della direttrice del Tg2, Ida Colucci.

Italia Oggi

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