Cinema, inclusione, comunità. Questi sono gli ingredienti di ‘Perso‘, il Perugia Social Film Festival, in programma nel capoluogo umbro dal 27 settembre al 9 ottobre, che dedica questa edizione al tema della pace. Perugia sarà il palcoscenico di incontri, film internazionali e focus sul conflitto Israelo-Palestinese e sulla guerra in Ucraina, invitando alla riflessione. Questa edizione celebra 10 anni del festival.
“Non è stato facile sopravvivere – racconta all’Adnkronos il direttore artistico di ‘Perso‘, Giovanni Piperno – ma siamo una squadra davvero motivata. Non solo. È la città stessa che ci ha aiutato a tenere vivo, negli anni, il nostro festival: una comunità aperta ai linguaggi sperimentali e ai film internazionali, anche quelli in bianco e nero che durano due ore e mezza,” ironizza. “E non è un caso che nel centro della città ci siano sei sale d’essai”. La manifestazione è stata presentata a casadante, un locale romano nel cuore dell’Esquilino. Ed è proprio lì, nel quartiere simbolo di inclusività e multiculturalità, che Piperno ha illustrato la rassegna cinematografica sulla salute mentale – aperta a tutti e gratuita – che quest’anno celebrerà anche i 100 anni della legge Basaglia con uno spettacolo al Teatro Morlacchi di Perugia, dal titolo “(Tra parentesi) la vera storia di un’impensabile liberazione”, di e con Peppe Dell’Acqua e Massimo Cirri. Non mancheranno proiezioni e spettacoli dedicati alla salute mentale.
Il festival è molto di più: un esperimento sociale e un ritratto di una comunità senza etichette, partendo dalla giuria dei cortometraggi composta dalle detenute della Casa circondariale di Perugia-Capanne, il ristorante in cui lavorano persone con disabilità cognitiva e i volontari che contribuiscono durante i giorni della kermesse. “C’è una bella promiscuità tra quelli considerati ufficialmente ‘pazzi’ e noi che ufficialmente non lo siamo. Come diceva Basaglia, ‘visto da vicino nessuno è normale'”, sottolinea Piperno. Questa vocazione e la continuità di questi 10 anni “sono rappresentate dalla speciale attività di formazione sul cinema svolta nel carcere di Perugia e raccontata nel libro ‘Colmare le distanze’, curato da Maurizio Giacobbe, che presentiamo il 2 ottobre”, aggiunge ancora il direttore artistico.
Tra gli highlights di questa edizione ci sarà una retrospettiva dedicata al regista Leonardo Di Costanzo per la “densità, profondità e calore che mette nel suo cinema” e il restauro del film di finzione girato a Perugia ‘I corpi presentano tracce di violenza carnale’ (1973) di Sergio Martino con Luc Merenda, entrambi ospiti del festival. “È il thriller all’italiana più amato dal regista Quentin Tarantino”, ricorda Piperno. Nei giorni di ‘Perso‘, non mancheranno tour in bici attraverso i luoghi più significativi del cinema a Perugia e una selezione di documentari, che animano la kermesse fin dalla prima edizione.