Domani, giovedì 26 settembre, inizia il 68° Festival Internazionale di Musica Contemporanea della Biennale di Venezia, quarto capitolo sotto la direzione di Lucia Ronchetti. Per sedici giorni, Venezia e il suo entroterra ospiteranno concerti, performance, installazioni e tavole rotonde per esplorare la creatività musicale secondo il concetto di musica assoluta, fulcro del festival, che terminerà venerdì 11 ottobre.
Il concerto inaugurale al Teatro la Fenice (ore 20:00) avrà come protagoniste due compositrici straordinarie, Rebecca Saunders e Unsuk Chin, con due opere in prima italiana: rispettivamente “Wound” e “Puzzles and games from Alice in Wonderland“. Questi lavori sfruttano l’intera orchestra del teatro, composta da 111 elementi, ampliata per l’occasione dai 18 membri dell’Ensemble Modern, guidati dal maestro Tito Ceccherini e accompagnati dalla soprano Siobhan Stagg, rinomata nei principali teatri internazionali. Il programma è stato modificato a causa dell’improvvisa indisposizione del violinista Leonidas Kavakos, che originariamente doveva eseguire il Concerto n. 2 “Scherben der Stille” di Unsuk Chin.
“Wound” di Rebecca Saunders, importante figura della musica contemporanea europea, è un’opera ispirata alla vulnerabilità e alla fragilità umana. Come spiega la compositrice: “L’implicazione della vulnerabilità: la fragilità e l’imperfezione che ci rendono umani in modo squisito. Il silenzio è la tela su cui il peso del suono lascia i suoi segni. Il suono squarcia la superficie del silenzio, lo spella, lo amplia e cade nell’oltretomba, alla ricerca di ciò che sta nel mezzo”. Paragonata a un tessuto organico che respira e si trasforma, la musica di Rebecca Saunders non dimentica la sua fonte primaria, il corpo: “Superficie, peso e tatto fanno parte della realtà della performance musicale: il peso dell’archetto sulla corda; la differenziazione del tocco delle dita sui tasti del piano; l’espansione dei muscoli tra le scapole che estrae il suono della fisarmonica; l’inspirazione che precede il tono che ascoltiamo. Essere consapevoli della materialità del rumore di uno strumento o di una voce ci ricorda la presenza di un corpo fisico e fallibile dietro il suono. La presenza fisica del musicista e del suo strumento acustico, del suo suono, sono importanti fonti di ispirazione”. Compositrice britannica residente a Berlino da anni, Rebecca Saunders riceverà il Leone d’oro alla carriera venerdì 27 settembre nella Sala delle Colonne di Ca’ Giustinian, sede della Biennale (ore 12:00).
“Puzzles and games from Alice in Wonderland” di Unsuk Chin, anch’essa figura di spicco della musica contemporanea internazionale, crea un connubio unico e caleidoscopico tra orchestra e voce femminile. Ispirato al celebre capolavoro di Lewis Carroll, il brano racchiude in undici brevi scene e ventitré minuti di esecuzione l’opera che Unsuk Chin, compositrice sudcoreana residente a Berlino, ha dedicato nel 2007 alle avventure della piccola Alice. Il libretto, scritto da Unsuk Chin in collaborazione con il drammaturgo, sceneggiatore e librettista americano David Hwang, è interpretato dalla giovane soprano australiana residente a Berlino, Siobhan Stagg, la voce originale del brano.
L’intero concerto inaugurale della Biennale Musica sarà trasmesso su Rai Radio3 venerdì 27 settembre.