(di Federica Zito) Il conduttore romano che oramai da anni fa parte del team Mediaset, quest’anno ha attaccato la Rete e i programmi che “avrebbero” dovuto rivoluzionare il nuovo modo di fare tv.
Mammucari è stato per anni giurato a Tu si que vales, sostituito quest’anno dall’arrivo di Luciana Littizzetto, anche lei reduce da un altro addio, quello della Rai, e per anni lo abbiamo visto come conduttore alle Iene affiancato da Belen Rodriguez, anche lei “ex” Mediaset.
Ora Teo Mammucari non ha più alcuna trasmissione da presentare in Mediaset, ma lo ritroveremo come protagonista sul piccolo schermo, partecipando come concorrente a Ballando con le Stelle.
Se passare da giurato di “Tu sì que vales” a concorrente di “Ballando” è un passo indietro? Il passo indietro lo fa chi lavora nello stesso posto da sempre perché non sa fare altro. Sei anni di Tu sì que vales in mezzo a De Filippi e Scotti – a cui sarò sempre grato – sono stati la consacrazione della mia carriera. Ma, amici di Mediaset, qual era l’alternativa? Mi dicevano: se fai Tu sì que vales anche quest’anno, ti diamo Le Iene. Ma Le Iene di oggi non hanno più bisogno di me. Allora ho chiesto a Mediaset: “Posso fare un programma mio?”. Mi hanno chiesto di fargli uno sconto economico. Uno sconto rispetto ai soldi che dovevo prendere. “Ma come, non dobbiamo parlare del programma?”, dichiara il conduttore in un’intervista.
Teo Mammucari parla di cosa lo ha portato a dire addio a Mediaset, arrivando a lanciare dichiarazione non molto delicate verso il collega Enrico Papi, parlando di scelte da parte di Mediaset, a suo avviso, poco sensate, ovvero continuare ad affidare programmi a conduttori che non portano alla Rete i giusti “risultati”:
“Non è questione di soldi, ma se non ti danno un programma ti dovrebbero spiegare perché. Soprattutto se gente come Enrico Papi continua ad avere spazio anche senza risultati. Io perché non vengo considerato?“
Non ha usato mezzi termini Mammucari, come d’altronde ci ha sempre abituati. Ballando con le stelle sarà una nuova esperienza per lui, un’esperienza che gli potrebbe aprire chissà, la possibilità condurre un programma tutto suo?
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