Cuore delle celebrazioni la proiezione di due testimonianze audiovisive italiane, mai trasmesse negli Stati Uniti
La stella dedicata a Luciano Pavarotti nella Walk of fame a Los Angeles costituisce un riconoscimento prestigioso alla memoria del tenore scomparso nel 2007, all’età di 71 anni. E’ stato assegnato dalla Camera di commercio di Hollywood con l’obiettivo di ricordare la grandezza dell’artista. La cerimonia della posa della stella sul marciapiede più famoso del mondo, quello collocato al civico 7065 di Hollywood boulevard, ha visto la presenza della figlia del tenore Cristina Pavarotti, che ha accolto l’attribuzione, anche a nome delle altre eredi Lorenza, Giuliana e Alice Pavarotti e Nicoletta Mantovani. Introdotti dalla presidente della Camera di commercio di Hollywood Lupita Sanchez Cornejo, sono poi intervenuti interventi il direttore d’orchestra James Conlon, direttore musicale dell’Opera di Los Angeles, che ha avuto un lungo rapporto di collaborazione professionale e di amicizia con l’artista, e Cinzia Salvioli della casa di produzione cinematografica italiana Albedo production che ha coordinato l’operazione.
Cuore delle celebrazioni la proiezione di due testimonianze audiovisive italiane, mai trasmesse negli Stati Uniti, che rappresentano due importanti momenti della storia artistica di Pavarotti. La prima è la Messa da requiem di Giuseppe Verdi, con l’Orchestra Sinfonica di Roma della Rai e i Cori di Milano e Roma della Rai diretti da Claudio Abbado nella Basilica di Santa Maria Sopra Minerva a Roma nel 1970, proposta per la prima volta nella versione restaurata dalla Fondazione Cineteca di Bologna. La seconda è una selezione di cinque brani tratti dall’ultimo dei tre recital che Pavarotti tenne come solista alla Scala nel 1983; al pianoforte Leone Magiera. Sigla delle celebrazioni sarà il cortometraggio inedito realizzato dal pittore, illustratore, regista e artista Gianluigi Toccafondo – dal titolo “Luciano Pavarotti, la Stella” – un omaggio alla forza espressiva dell’artista e all’impegno che il tenore ha dedicato ai giovani cantanti. A completamento del programma celebrativo californiano, venerdì 25 verrà inaugurato al Grammy Museum uno spazio espositivo dedicato all’artista: fra gli oggetti in vetrina, lo spartito della Messa da requiem verdiana utilizzato dal tenore per il debutto in questa pagina sacra nel 1967 al Teatro alla Scala diretto da Herbert von Karajan, su cui sono raccolte le dediche di molti dei grandi direttori con cui l’ha poi interpretata nel corso di trent’anni.
Anche Pesaro, capitale italiana della Cultura 2024 e Città Creativa Unesco, partecipa ai festeggiamenti per la stella dedicata a Luciano Pavarotti nella Walk of fame a Los Angeles. La posa della stella è stata trasmessa in diretta in piazzale della Libertà. “Un grande onore essere qui – il commento del sindaco Matteo Ricci durante la presentazione all’Italian Cultural Institute (Icc) -. Quello che Hollywood gli tributa è un riconoscimento globale che rende merito alla carriera di uno dei più grandi artisti che l’Italia abbia avuto. Siamo fortunati, Pesaro era la seconda città di Luciano Pavarotti. Qui aveva la sua casa sul mare, la residenza artistica in cui produceva e che è stato luogo di grandi ricordi familiari, come ha ricordato la figlia Giuliana, descrivendola come ”il luogo della felicità“. La villa è affacciata sul Lido che oggi porta il nome del maestro, “è anche una delle cartoline più belle del territorio. Uno spazio in cui Pavarotti ha costruito un legame umano, solidale e creativo fortissimo con Pesaro, la sua seconda città, che aveva nel cuore quanto noi abbiamo nel cuore lui”.