Presentata a Roma la 32/a Settimana della Critica
Sarà una Settimana Internazionale della Critica declinata al femminile e piena di inquietudini giovanili quella che si vedrà alla Mostra del cinema di Venezia (30 agosto-9 settembre). Nella 32/a edizione della selezione dedicata ad opere di esordio sono infatti ben cinque registe e ‘mezzo’ quelle in concorso. E per mezzo si intenda Silvia Luzi che insieme a Luca Bellino porta in concorso per l’Italia IL CRATERE, che si annuncia come una favola Disney al contrario con protagonisti Rosario, un ambulante e Sharon, una bella tredicenne che sa cantare. La sezione autonoma e parallela del Festival, organizzata dal Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani (SNCCI), è stata presentata dal delegato generale della SIC Giona A.
Nazzaro e dai membri della commissione di selezione Luigi Abiusi, Alberto Anile, Beatrice Fiorentino e Massimo Tria. In concorso, oltre a IL CRATERE, ci saranno DRIFT di Helena Wittmann (Germania); LES GARÇONS SAUVAGES| THE WILD BOYS di Bertrand Mandico (Francia); KÖRFEZ | THE GULF di Emre Yeksan (Turchia, Germania, Grecia); SARAH JOUE UN LOUP GAROU | SARAH PLAYS A WEREWOLF di Katharina Wyss (Svizzera, Germania); TEAM HURRICANE di Annika Berg (Danimarca) e TEMPORADA DE CAZA | HUNTING SEASON di Natalia Garagiola (Argentina, Usa, Germania, Francia, Qatar).
Come eventi speciali, il film d’apertura PIN CUSHION di Deborah Haywood (Regno Unito) e quello di chiusura VELENO di Diego Olivares (Italia).
A firmare l’immagine della Sic quest’anno l’artista Carmine di Giandomenico, disegnatore DC Comics e Marvel. Per quanto riguarda la seconda edizione, SIC@SIC (Short Italian Cinema @ Settimana Internazionale della Critica) propone anche quest’anno una selezione di sette cortometraggi di autori italiani non ancora approdati al lungometraggio e due eventi speciali, tutti presentati in prima mondiale.
Il Cratere, film italiano in concorso, spiega Nazzaro stamani alla Casa del Cinema, “gioca sull’ambiguità tra documentario, verismo e neorealismo, un film importante nel panorama del cinema italiano”.
E sempre Nazzaro anticipa: “LES GARÇONS SAUVAGES| THE WILD BOYS di Bertrand Mandico è il nostro film scandalo. Si tratta, tra l’altro, di un regista che ama Bava e Fassbinder. E nel suo film le persone cambiano sesso e fanno varie cose. E tutto in una pellicola girata in bianco e nero”.
Quanto alle cinque donne in concorso, sottolinea il delegato generale, “sarà perché le donne oggi viaggiano con un bagaglio più leggero, quando girano non pensano ai grandi autori e fanno film più sensuali ed erotici”. La selezione di opere quest’anno è stata di 459 film e 110 corti.
ANSA