È la stessa azienda a comunicare in una nota “la risoluzione consensuale del rapporto di lavoro in corso” con la giornalista e conduttrice, “la quale ritiene ormai concluso il proprio percorso lavorativo nella società”
Daria Bignardi lascia la Rai, e dunque la direzione di Rai3. A renderlo ufficiale è Viale Mazzini: “La risoluzione del rapporto di lavoro in corso con Daria Bignardi” è stata “consensuale”. La giornalista, conduttrice e scrittrice “ritiene ormai concluso il proprio percorso lavorativo nella società”. Bignardi, è scritto nella nota Rai, “non ha richiesto il pagamento di alcuna buonuscita”.
Con mandato di sperimentare nuovi programmi, al suo posto arriva Stefano Coletta, attuale vicedirettore, una figura storica dentro Rai3 con grande esperienza di palinsesti, un tecnico che è stato il braccio destro degli ultimi tre direttori della rete. La nomina dovrebbe essere varata giovedì 27 luglio, nell’ultima riunione del Consiglio di amministrazione prima della pausa estiva.
Dopo l’addio di Antonio Campo Dall’Orto dalla poltrona di direttore generale, da tempo si vociferava dell’intenzione di Daria Bignardi di dimettersi da Viale Mazzini, in anticipo rispetto alla scadenza del contratto triennale. Voci di corridoio di Viale Mazzini dicono l’avesse già chiesto a Campo Dall’Orto. Prima di andare via però avrebbe dovuto – come richiesto dal direttore generale Rai Mario Orfeo – collaborare a completare i nuovi palinsesti. Un compito delicato dopo l’uscita di Fabio Fazio e Zoro che Bignardi ha svolto, dicono fonti interne, “con il massimo impegno”.
Così oggi, nella nota, i vertici Rai la ringraziano per “il lavoro svolto, la professionalità dimostrata e le capacità organizzative ed artistiche sempre poste pienamente al servizio della società, componenti che hanno permesso a Rai3 di realizzare sotto la sua direzione una programmazione di qualità, la sperimentazione di nuovi format e di raggiungere livelli di audience che la posizionano quale terza rete generalista italiana”.
Bignardi, da parte sua, ringrazia la Presidente, i Consiglieri di amministrazione, il Direttore Generale e il precedente Direttore Generale che le ha proposto l’incarico, tutti i dipendenti e collaboratori di Rai con i quali ha condiviso quotidianamente il suo lavoro, “un’esperienza che considera unica e preziosa, sia da un punto di vista dell’arricchimento professionale che da quello umano” conclude la nota.
Stefano Coletta è di Roma. Si laurea in Lettere e Filosofia alla Sapienza. Entra in Rai nel 1991. Si fa le ossa alla radio. Fa l’inviato per alcune trasmissioni televisive. A RaiTre arriva nel 1994. Come autore firma programmi di punta, da “Chi l’ha visto?” a “Mi manda RaiTre“. Diventa vice direttore del canale a febbraio del 2013, con la delega al Palinsesto e Marketing.
“A Daria Bignardi, come anche all’ex direttore generale Campo Dall’Orto, va dato atto di aver lasciato l’incarico in Rai senza chiedere alcuna buonuscita, come peraltro sarebbe stato invece previsto da contratti e diritto, così come a entrambi va riconosciuto di essersi subito adeguati al tetto agli stipendi da 240mila euro introdotto dal parlamento lo scorso anno”, scrive su Facebook il deputato del partito democratico e segretario della commissione di Vigilanza Rai, Michele Anzaldi.
“Una rinuncia non scontata: sembrerebbe poco e ovvio, ma di questi tempi, quando vediamo ben altri atteggiamenti in altre aziende, è una vera eccezione che sa di miracoloso. Anche se la direttrice di Rai3 non sempre è riuscita ad avere la meglio su alcune caste inamovibili all’interno della rete, ha comunque avuto il merito di provare ad innovare” conclude.
La Repubblica