Lei aveva twittato sottolineando il degrado della sua città, Roma. Le hanno risposto criticandola, insultandola e facendo riferimento al suo viso. Paola Turci presa di mira dagli haters in Rete dopo un tweet pubblicato nel giorno dell’assegnazione delle Olimpiadi invernali del 2026 a Milano e Cortina. «E a Roma, la città più bella del mondo, vanno le olimpiadi della monnezza» aveva scritto la cantante facendo riferimento alla situazione di degrado nella Capitale.
Parole che però non sono piaciute a diverse persone, in Rete. E se alcuni hanno espresso il loro dissenso in modo pacato e pacifico, altri si sono scagliati contro di lei con offese professionali e non solo. «I tuoi tweet fanno quasi più schifo delle canzoni che canti» si legge in un messaggio. Ma a scatenare l’indignazione è un altro tweet in cui si legge: «Ma che le è successo alla faccia? Si sniffa la differenziata dell’umido in estate?».
Il riferimento è al viso della cantante, che il 15 agosto del 1993 era rimasta coinvolta in un grave incidente stradale sulla Salerno-Reggio Calabria: a causa delle ferite riportate le erano stati messi cento punti di sutura e aveva dovuto sottoporsi a tredici interventi al volto, dodici dei quali all’occhio destro.
«Quel terribile giorno stavo guidando. È stata l’unica volta in 30 anni di carriera che ho guidato io per andare ad un concerto» aveva spiegato la cantautrice. Una distrazione alla guida, la Turci aveva distolto lo sguardo dalla strada per riattaccare la presa per caricare il telefono. Pochi secondi poi lo schianto contro il guardrail. «Per due anni mi hanno tolto pezzi di vetro dalla faccia» aveva raccontato la Turci.
Annalisa Grandi, Corriere.it