Lucia Annunziata si è dimessa dalla Rai: «Non condivido nulla dell’operato del governo»

Lucia Annunziata si è dimessa dalla Rai: «Non condivido nulla dell’operato del governo»

La giornalista ha comunicato il suo addio all’emittente pubblica con una mail al nuovo amministratore delegato Roberto Sergio, al direttore generale Giampaolo Rossi e al neo responsabile dell’Approfondimento Paolo Corsini, nominato proprio oggi dal Cda di viale Mazzini.

La voce delle possibili dimissioni di uno dei volti più noti della tv pubblica girava già da qualche giorno. La giornalista, nella mail inviata ai vertici dell’azienda, ha esplicitato il suo disagio nella nuova Rai «meloniana» e ha di fatto lasciato trapelare il timore di incursioni sul suo programma – In Mezz’Ora in più – in termini di composizione autorale e della redazione e spostamenti nel palinsesto.

«Arrivo a questa scelta senza nessuna lamentela personale: giudicherete voi, ora che ne avete la responsabilità, il lavoro che ho fatto in questi anni», ha scritto Annunziata. «Vi arrivo perché non condivido nulla dell’operato dell’attuale governo, né sui contenuti, né sui metodi. In particolare non condivido le modalità dell’intervento sulla Rai. Riconoscere questa distanza è da parte mia un atto di serietà nei confronti dell’azienda che vi apprestare a governare. Non ci sono le condizioni per una collaborazione dunque».

«E d’altre parte non intendo avviarmi sulla strada di una permanente conflittualità interna sul lavoro – sottolinea ancora la giornalista nella lettera -. Spero che queste righe vengano accolte con la stessa serietà da parte vostra. In attesa di indicazioni su se e come concludere la stagione in corso (sul calendario è fine giugno), vi auguro buon lavoro».

La carriera Nata a Salerno nel 1950, laureata in filosofia, Annunziata ha per anni lavorato per Il Manifesto, la Repubblica e il Corriere della Sera come corrispondente dagli Usa e dal Medio Oriente. Rientrata in Italia, è passata alla Rai dove ha diretto il Tg3 (dal 1996 per due anni) e ha assunto, nel 2004, il ruolo di presidente.

Torna in alto