Non piacciono le parole del giornalista contro il direttore Mario Giordano
Non comincia bene l’avventura di Alessandro Cecchi Paone al TG4, con i giornalisti che si ‘ribellano’ ad un’intervista del conduttore e vicedirettore ad personan, in cui si criticava il direttore Mario Giordano, accusato di farsi piacere il razzismo di Matteo Salvini. ‘Non siamo né razzisti né marchettari‘, fanno sapere dalla redazione, chiedendo una presa di posizione forte all’azienda. Ma cosa ha detto Cecchi Paone? Queste le dichiarazioni che non sono piaciute alla redazione.
Malumore e netta presa di posizione dei giornalisti del TG4 nei confronti di Alessandro Cecchi Paone, che intervistato dal Corriere della Sera si è lasciato andare ad un paio di dichiarazioni ‘esplosive’ e assai critiche nei confronti del direttore Mario Giordano. Intervistato da Candida Morvillo, Cecchi Paone ha in particolare sottolineato come con la sua conduzione non passerebbe mai una marchetta su Alfio Marchini, candidato a sindaco di Roma del centrodestra, così come non passano i leghisti. ‘Giordano ama Matteo Salvini, gli piace il suo razzismo, mentre io sono sulla purissima linea dell’accoglienza che dal Papa discende al presidente Sergio Mattarella fino a Renzi’, ha detto il conduttore del telegiornale Mediaset, per poi aggiungere che lui e Giordano vengono da mondi diversi.
Se Cecchi Paone è un esteta, Giordano è più per i problemi sociali, uno è cattolico l’altro laico, uno denuncia affittopoli e profugopoli, l’altro è per esteri e scienza.
E se Giordano vorrebbe sempre i servizi di nera, Padre Graziano, Yara, l’orco di Caivano, Cecchi Paone non ha mai detto ‘orco’ e mai lo dirà; parole che fanno infuriare i giornalisti del TG4, pronti non solo a togliere le firme, ma che rivendicano la loro professionalità: in una nota, la redazione spiega di non aver mai fatto marchette, che le persone che abusano di bambini innocenti sono ‘orchi’. I giornalisti del Tg4 prendono fermamente le distanze dalle affermazioni di Alessandro Cecchi Paone, ricordando di aver sempre lavorato per un Tg4 serio e che non aspettavano, per realizzare un prodotto serio, la terza vita di Cecchi Paone (questo il titolo dell’intervista). I giornalisti chiedono a Mediaset di chiarire e prendere posizione, ritenendo inaccettabili e lesive le parole di Cecchi Paone, ricordando tra l’altro di esserre sotto organico e che i loro orari in redazione vanno ben al di là dei turni assegnati e ‘nonostante tutto questo non abbiamo mai rinunciato all’etica professionale‘, conclude la nota.
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