Lavori in corso per il tradizionale Concertone del Primo Maggio a Roma. Piazza San Giovanni off limits per il secondo anno consecutivo, causa limitazioni da Covid, ma torna, per quanto possibile, la dimensione live (con la diretta dalle 16.30 su Rai3).
La no-stop di musica e parole, promossa dai sindacati CGIL, CISL e UIL, andrà in scena dalla Cavea dell’Auditorium Parco della Musica di Roma. “E puntiamo a premiare al massimo la dimensione live”, spiega Massimo Bonelli di iCompany, direttore artistico della manifestazione, che in questi giorni è alle prese con le incognite di una situazione sempre in evoluzione. “Cercheremo di fare il meglio con lo scenario che avremo di fronte”. “Abbiamo studiato e pensato un evento modulare, con diversi scenari che possano adattarsi alle condizioni che da qui a 10 giorni si presenteranno – aggiunge Bonelli -. Quindi siamo pronti a cambiare in qualunque momento. Il pubblico in presenza? Vedremo se, in base alle indicazione del governo, sarà possibile e come. Non escludiamo nulla”.
Più attenzione, rispetto al passato, sarà dedicata alla narrazione, come suggerito anche dal titolo scelto dai sindacati per la giornata: “L’Italia si cura con il lavoro”. “Il Primo maggio rappresenta un momento di snodo, tra quello che speriamo di lasciarci alle spalle e il futuro che si sta delineando. Sentiamo la responsabilità di dire qualcosa di concreto, che non passi solo dalla musica. Da due anni non c’è più la festa e dobbiamo vivere quel giorno ragionando anche sui contenuti”. Un concerto che sarà un po’ più snello, con il via alle 16.30 invece che alle 15, e con un cast “più trasversale, che racconti le storie di tutti e che si rivolga non più ai giovani in piazza ma alla platea televisiva. Si alterneranno più di trenta artisti, che hanno dimostrato come sia forte la voglia di esserci”, annuncia Bonelli, senza rivelare troppo sui nomi che saranno presenti, né sulla conduzione. Già annunciata la presenza di Piero Pelù, The Zen Circus, Bugo, Extraliscio, Claudio Capèo e i Fast Animal And Slow Kids insieme a Willie Peyote. Achille Lauro nei giorni scorsi si era detto pronto a partecipare.
“L’anno scorso, in pieno lockdown, avevamo avuto l’intuizione di proporre un format che sembrava folle e che poi si è rivelato pioniere, ripreso nei mesi successivi. Anche quello di quest’anno sarà di avanguardia”, conclude.