A sorpresa è finita tra l’attrice e il musicista indie, sposato la scorsa estate. Era la prima volta che la 38enne si lasciava andare, dopo la scomparsa di Heath Ledger, padre della sua Matilda. Ma nell’amore continua a credere
Qualcosa non ha funzionato. Il matrimonio di Michelle Williams, 38 anni, è durato meno di un anno. Il divorzio tra l’ex protagonista di Dawson’s Creek e il musicista Phil Elverun è ormai notizia ufficiale. I due, secondo People, si sarebbero allontanati già dallo scorso gennaio, lontano dai riflettori e dal gossip. «È stata una separazione amichevole e sono rimasti amici», ha spiegato una fonte.
L’attrice aveva raccontato di essersi sposata – durante una cerimonia tranquilla tra i Monti Adirondack, a nord di New York – solo un paio di settimane dopo la cerimonia, durante un’intervista a Vanity Fair datata luglio 2018. Presenti solo qualche amico, la figlia di lei Matilda, 13, nata dall’amore con Heath Ledger, e Elverum, 3 anni, nata dal primo matrimonio di lui.
Michelle, che oggi ha sei film in uscita e/o in lavorazione e che si batte per la «parità salariale», ha sempre avuto una visione positiva dell’amore, nonostante la morte di Heath Ledger, scomparso prematuramente nel 2008, pochi mesi dopo la loro rottura. Lei e il premio Oscar per Il Cavaliere oscuro si erano conosciuti sul set dei Segreti di Brokeback Mountain nel giugno del 2004. Alla loro figlia Matilda continua a parlare lui: «Le dico sempre “Tuo padre mi amava quando nessuno pensava avessi talento, fossi carina o avessi bei vestiti”».
Il suo privato l’ha sempre tenuto lontano dai radar di Hollywood, fino all’arrivo di Phil. «Lui non è una persona a caso», aveva dichiarato la scorsa estate, «Vale la pena. Mi ama nel modo in cui voglio vivere la mia vita. Lavoro per essere libera. Lascio che Matilda sia libera di essere se stessa e sono finalmente amata da qualcuno che mi fa sentire libera». Purtroppo le cose non sono andate come sperato. Resta un insegnamento importante: «Voglio dire che non bisogna mai accontentarsi di qualcosa che sembra una prigione, è difficile o ti ferisce. L’amore non è questo».
Stefania Saltalamacchia, Vanity Fair