«Non ne posso più. Mi stanno massacrando, non c’è rispetto, sto guardando la tv e vedo gente che parla di me, della mia famiglia, di Loredana, dei nostri figli, e non sanno nemmeno chi sono, mai visti, mai sentiti. Poi vedo altri che parlano e anche male, e che sono stati pure miei amici e che ora dicono cose che per primi sanno che non sono vere».
Albano mi chiama da Mosca, dove è andato per l’ennesimo concerto, mentre in tv si parla di Romina Power, che riscopre l’ex marito, dopo averne dette di tutti i colori un paio d’anni fa. E di Loredana Lecciso che prima di Natale s’è eclissata da Cellino San Marco. E soprattutto dello stesso Albano, un uomo che vive tra l’incudine e il martello. La voce pazzesca di Albano, un vero organo naturale, è quella di un uomo che non ne può più. «Con te è uno sfogo», mi dice. E parte questa che più che un’intervista è una telefonata tra due uomini che si conoscono da decenni. Uno sfogo che ho voluto rendere pubblico perché Albano merita di condividere con chi lo rispetta una vita, perché, può anche non piacere artisticamente, può anche stare sui coglioni, magari, ma Albano è una persona per bene, ma che per per colpa di un dio minore che ce l’ha a morte con chi, come lui, ha una vita incasinata, vede sempre i cazzi suoi messi in piazza.
Ma come ti viene in mente di prendere le distanze pubblicamente in maniera così dura da Loredana, durante il programma di Eleonora Daniele?
«Non ne potevo più. Eleonora è anche brava e capace, ma certi suoi ospiti…».
Milly Carlucci è riuscita a battere Maria De Filippi solo quando tu hai ballato con Romina il sabato sera. È logico che si parli dei fatti tuoi.
«Sì faccio share, ma a quale prezzo, se dopo ne approfittano per distruggermi?».
Il fatto è che tu e tutto quello che ti circonda, interessa a milioni di persone. Se poi Romina ci mette pure il carico da novanta postando sui social le vostre foto, facendo capire, magari involontariamente un riavvicinamento, capisci che il gossip impazzisce.
«Maledetti questi social. Praticamente non so nemmeno che cosa siano, e basta un niente per rendermi al vita impossibile. Io li ignoro».
Anche Romina potrebbe pure evitare. Per una compagna come Loredana sentire che lei continua ad amarti. Lei che prende casa a Cellino e invita solo te e non lei…
«Loredana è stata invitata al matrimonio di mia figlia Cristel, gliel’ho dato io l’invito, ma lei ha deciso di non venire».
Vero, ma non è che fosse graditissima, e l’hanno invitata all’ultimo.
«Ripeto, io l’ho invitata, subito. Quindi il problema non c’era».
In ogni caso non mi riferivo al matrimonio di tua figlia, ma al fatto che da quando Romina ha preso ad abitare a Cellino mi dicono che non ha mai invitato la Lecciso…
«È vero. Mentre una volta Loredana, da donna intelligente qual è, quando da noi era ospite Ferzan Ozpetek, invitò a pranzo Romina. Fu una gioia immensa per me vedere i miei figli, i grandi, i piccoli, Romina, Loredana. Tutti insieme. In pace. Un sogno».
Da tempo mi dici che sogni una bella famiglia allargata, ma sono sempre strade difficili e non sempre ci si riesce al primo colpo.
«Ma ora mi domando perché Loredana allora sopportava, si comportava in maniera così perfetta nel creare un quieto vivere, e poi è cambiata? Allora recitava?».
Forse doveva lamentarsi prima. Quando si tira troppo la corda rischia di rompersi.
«Ed ora guarda che cosa sta succedendo».
I tuoi toni sono cambiati, sei più riflessivo, certe esternazioni mi sembravano possedere un’arroganza che non ti appartiene.
«Certe frasi le ho dette perché mi sono sentito provocato».
Ti serve l’aiuto di Romina e di Loredana, le madri dei tuoi figli mica possono pensare di farsi la guerra a vita: i ragazzi sono fratelli.
«Loro fortunatamente crescono bene, sono una meraviglia, sono lontani da questa storia».
Meglio, ma, ripeto, Romina e Loredana, devono trovare un modo di vivere dentro a canoni civili.
«Però non è che io posso essere preso e lasciato come ha fatto Loredana. Che cosa sono?».
Le donne quando si incazzano non sono come noi.
«Loredana se ne è andata via prima di Natale, e prima che io tornassi dall’estero».
Promettimi di rimettere insieme i cocci per il bene dei ragazzi.
«Loro vengono sempre al primo posto e lo sai. E grazie per lo sfogo».
Ti vogliamo bene, Albano. Siamo al telefono da mezz’ora, Mosca/Milano, questo sfogo sarà costato un botto.
«Ne valeva la pena…»
Roberto Alessi, Liberoquotidiano.it