“Non parlerei di pressioni, né di censura: ma di clima pesante e faticoso: c’era paura per tutto”. In un’intervista a Repubblica, Claudio Bisio dice che il Festival di Sanremo 2019 è stato il primo e l’ultimo della sua carriera. “Mai più all’Ariston”
Una seconda volta di Claudio Bisio al Festival di Sanremo dopo l’esperienza di quest’anno? Non ci sarà.
A dirlo è il diretto interessato in un’intervista a Repubblica. “Non parlerei di pressioni o censura, ma proprio di clima Rai: pesante, faticoso. C’era timore per ogni cosa”. Dovevo “spaccare tutto”, alla fine l’unica cosa che ho fatto è stata dire: “Ecco a voi la canzone…”.
A due settimane dalla fine dell’evento nazional-popolare per eccellenza, lo storico presentatore di Zelig ha parlato della sua esperienza sul palco dell’Ariston a fianco di Claudio Baglioni e Virginia Raffaele. Una prima volta che, leggendo le parole di Bisio, sarà anche l’ultima. C’è stato “un clima Rai pesante e faticoso. Se rifarò il Festival? No, l’ho promesso a mia moglie”, la battuta dell’attore piemontese ma milanese di adozione. “Ho scoperto che non si può essere di lotta e di governo”. “Fare lo ‘spacca tutto’ e poi annunciare ‘ecco a voi la canzone…’. Ho tenuto fede al compito che mi era stato dato: presentare. L’altra mia unica volta a Sanremo, da ospite della finale, sette anni fa, ed eravamo pure sotto elezioni, fu più facile: arrivai con un monologo forte, duro, che partiva anticasta e finiva con un pugno nello stomaco verso noi italiani. Stavolta era tutto più complicato”, ammette Bisio.
Il noto presentatore si è soffermato sulla sua prima volta, da ospite, sul palco più “difficile” d’Italia. Parlando delle polemiche per un testo troppo politico. ” “Con Michelle Hunziker abbiamo fatto ‘La lega dell’amore’, un pezzo di un mio spettacolo di 25 anni fa, inserito poi in un disco con Elio e le storie Tese. Il ritornello è ‘gioia fratellanza cuore amore mamma t’amo e nulla più’… Beh, non sa i problemi. È stata sollevata perfino la par condicio, perché c’era ‘lega’. Io in Rai c’ero stato 25 anni fa con ‘Cielito lindo’, la Rai di Guglielmi, Frassa… È tutto cambiato, sospettoso. Certo, è cambiato anche il mondo, si è incattivito. Sui social mi dicono cose come ‘sporco comunista'”, dice dispiaciuto.
Infine, una battuta sulla questione del premio a Loredana Berté che per adesso è ancora a casa Bisio. “Ma le pare? Il premio c’è, è un piatto, e ci stiamo organizzando per darglielo proprio da Fazio. E con quello spero proprio che Sanremo sia archiviato. Ho un mucchio di cose in testa”, la battuta finale del comico noviese. Non parlategli più del Festival…
Roberto Bordi, il Giornale