Rilevazione Ter: 8,3 mln per l’emittente di Suraci. Seguono Rds, Radio Italia e Deejay
Il polo Radio Mediaset oltre 14 mln, Gedi a 13,6 mln
I dati di ascolto del sistema radiofonico italiano nel periodo 4 maggio-18 dicembre 2017 mostrano uno scacchiere di potenze in fm ormai ben delineato. Dal punto di vista delle singole emittenti, Rtl 102,5 la fa da padrona, staccando nettamente la concorrenza sia nel giorno medio (8,3 milioni di ascoltatori), sia nel quarto d’ora medio (parametro più usato dai centri media per le pianificazioni pubblicitarie), con 713 mila ascoltatori.
Il gruppo guidato da Lorenzo Suraci, peraltro, vede anche consolidarsi gli ascolti sia di Radiofreccia (724 mila ascoltatori nel giorno medio), sia di Radio Zeta l’Italiana (731 mila), entrambi in netto miglioramento rispetto alla precedente rilevazione Ter per il semestre 4 maggio-9 ottobre 2017: «Ancora una volta con tutta la mia squadra», racconta Suraci, «abbiamo provato un sentimento ingovernabile: siamo felici. Continueremo a lavorare con la stessa passione di sempre: intrattenendo e informando con professionalità e correttezza».
Nella graduatoria del giorno medio, dietro a Rtl 102,5 si conferma Radio Dimensione Suono, con i suoi 5,7 milioni di ascoltatori. Mentre al terzo posto c’è Radio Italia (5,1 milioni), tallonata da vicinissimo da Radio Deejay (5,1 mln). È quinta la 105 di Radio Mediaset, con i suoi 4,9 milioni. Considerando invece la classifica del quarto d’ora medio, c’è qualche scambio di posto: in seconda posizione sale 105 (601 mila ascoltatori), seguita da Rds (460 mila), Deejay (431 mila) e, al quinto gradino, da Radio Italia (395 mila).
Eduardo Montefusco, presidente di Rds, è soddisfatto e spinge sulla trasformazione di Rds in entertainment company: «Stiamo lavorando bene su tutte le leve, e lo dimostrano sia i 5,7 milioni di ascoltatori che ci vedono al secondo posto nel giorno medio, sia la crescita sui quarti d’ora. Da diversi anni abbiamo cambiato paradigma, e siamo una entertainment company che produce format audiovisivi, integrando il territorio».
Felice pure Mario Volanti, editore e presidente di Radio Italia: «Una crescita continua che riguarda anche il nostro comparto web e social e che premia lo sforzo e il lavoro di tutta l’azienda. Ma Radio Italia non si ferma mai: siamo in piena attività e ci prepariamo ai prossimi appuntamenti in programma. Prima tappa Sanremo 2018, dove raggiungeremo un record: 30 anni di dirette radiofoniche a copertura della kermesse. A seguire, il nostro grande evento Radio Italia live – Il Concerto, che si terrà in piazza Duomo a Milano attorno alla metà di giugno».
Più concentrati sul miglioramento dell’indagine Ter i commenti, invece, di Radio Mediaset e Deejay. Per Paolo Salvaderi, amministratore delegato di Radio Mediaset (105, Virgin Radio, R101 e Subasio), «i risultati annuali sono perfettamente in linea con le nostre aspettative. Sapevamo che la messa a punto di un nuovo impianto di ricerca, che consegni una indagine efficace per editori e mercato, necessita di tempo e impegno. E il nostro interesse è rivolto alla implementazione della ricerca. Il 2017 è per noi solo il punto di partenza».
Linus, direttore di Radio Deejay, sottolinea invece che «essere tornati stabilmente e abbondantemente sopra i 5 milioni di ascoltatori è un grandissimo e quasi inaspettato risultato.
Ora sarà interessante leggere i risultati che arriveranno dalle novità che verranno introdotte nel 2018. Finalmente verranno incrementate le interviste sui cellulari, e quindi avremo una fotografia più credibile dell’ascolto radiofonico. Tra l’altro la nuova tranche coincide esattamente con la ripartenza di Fiorello, dal 29 gennaio tutti i giorni alle 19 su Deejay con il suo Rosario della sera». Ed è naturale che Linus si attenda una spinta nelle audience pure dal ritorno del canale televisivo Deejay Tv, appena ripartito in chiaro all’lcn 69 del digitale terrestre.
Al netto delle singole emittenti, tuttavia, sul mercato lo scontro è ormai una faccenda che riguarda sei grossi poli, in lotta per spartirsi i circa 410 milioni di euro di valore pubblicitario del mezzo radio, che dovrebbe chiudere il 2017 in crescita fra il 6 e il 7%. Radio Mediaset e le altre emittenti raccolte da Mediamond valgono oltre 14 milioni di ascoltatori nel giorno medio e quasi 1,3 milioni di ascolti nel quarto d’ora medio. Ma Gedi tallona il Biscione da vicino con 13,6 milioni nel giorno medio e oltre un milione di ascolti nel quarto d’ora. Il gruppo Rtl 102,5 vale invece 9,8 milioni nel giorno medio e 838 mila nel quarto d’ora, seguito dai canali Rai a 8,9 milioni nel giorno medio e 717 mila nel quarto d’ora. Rds è a 6,6 milioni (e 528 mila nel quarto d’ora), mentre il gruppo di Radio 24, che dal 1° gennaio raccoglie pure Kiss Kiss, pesa 4,6 milioni nel giorno medio e 278 mila nel quarto d’ora: «Gli ottimi risultati dimostrano la forza di Radio 24. Bene ha fatto il gruppo a continuare a credere e rafforzare l’asset radiofonico», conclude Guido Gentili, direttore editoriale del gruppo Sole-24 Ore.
Claudio Plazzotta, ItaliaOggi