“Nella grotta di Betlemme, Francesco d’Assisi ha visto la mangiatoia e accanto, l’altare. Come San Francesco dice in uno dei suoi iscritti, Il Figlio di Dio continua a rendersi presente sull’altare, nelle mani del sacerdote, come quando è disceso dal cielo nel grembo della Vergine Maria”. Lo dice Fra Francesco Patton, Custode di Terra Santa, che propone una riflessione sulla creazione ottocento anni fa a Greccio, del primo presepe a opera di San Francesco d’Assisi.
Domenica 24 dicembre alle 00.40 su Rai 1, “Speciale Notte di Natale”, il programma di Stefano Ziantoni, scritto con Fabrizio Binacchi e Nicola Vicenti, è tutto dedicata al presepe. Si parte dal cielo stellato della Notte Santa, accompagnati da padre Gabriele Gionti, astronomo della Specola Vaticana. “Luce è speranza! È legata a un messaggio d’inizio che noi cristiani associamo al “fiat lux” di Genesi, quando Dio creò il mondo in cui viviamo. Non è importante la descrizione della mappa astronomica di allora, quanto la potenza del messaggio che la Natività vuol significare, ovvero la manifestazione di un grande evento storico, come si usava nella narrativa di quei tempi per descrivere una “nascita profetica”. La Notte di Natale non è solo luce, ma anche suoni e musica: il musicista Ambrogio Sparagna conduce il pubblico in un viaggio nei canti popolari dedicati alla nascita del Bambinello, da “E ninnillo mio si tu” di Sant’Alfonso Maria de’ Liguori a “Dicendo vola vola”, canto della tradizione laziale. Della musica di Natale parla anche mons. Marco Frisina, compositore e direttore del coro della Diocesi di Roma: “Credo che questo Natale, che sente gli echi di guerra, di violenza, di dolore, ha bisogno di questo canto che nasce dal presepe per ritrovare la solidarietà, l’amore, la vicinanza a chi soffre: come la Sacra Famiglia che è prigioniera in una grotta perché non ha trovato posto altrove o deve fuggire Erode che vuole uccidere il bambino” Infine si va a Napoli, insieme agli artigiani del presepe, che si tramandano l’antica arte da secoli: i fratelli Sinno e Michele Buonincontro nelle loro botteghe, tra via Toledo e via San Gregorio Armeno mostrano – passaggio dopo passaggio – come prendono vita i protagonisti della sacra rappresentazione, da Maria al pastore Benino. “Negli ultimi tempi è stato un po’ volgarizzato, ma il presepe è un’attualizzazione con un grande senso di rispetto religioso. Quindi anche la semplice posizione delle statuine sul presepe ha il suo significato”, spiega Gianni Sinno. L’attesa colma di speranza della Notte di Natale tra riflessione, musica e tradizione. “Speciale Notte di Natale” è disponibile anche su RaiPlay e per l’estero, sui canali di Rai Italia.