James Franco rompe il silenzio: «Ho tradito tutte le mie fidanzate e sono andato a letto con le studentesse»

James Franco rompe il silenzio: «Ho tradito tutte le mie fidanzate e sono andato a letto con le studentesse»

Era a un passo dall’Oscar e già pregustava il discorso sul palco, dopo aver vinto il Golden Globe. Eppure in pochi giorni, nel 2018, non solo quel sogno è svanito ma tutti i sogni (di gloria) e non che James Franco, come attore, regista e sceneggiatore, aveva accarezzato. Cinque donne (di cui quattro studentesse delle sue classi di cinema, in particolare i corsi dal titolo Scene di sesso) lo hanno accusato di molestie e da allora di lui non si è saputo più nulla, tranne che pare abbia raggiunto un patteggiamento con cui ha risarcito due di loro (People parla di una cifra di oltre due milioni di dollari, ratificata lo scorso febbraio).

Fino a ora, quando finalmente il 43enne californiano ha rotto il silenzio. Durante un’intervista-fiume per The Jess Cagle Podcast ha confessato la sua dipendenza dal sesso, per poter vivere serenamente la relazione con Isabel Pakzad, che va avanti da novembre del 2017.

Una delle accusatrici, Sarah Tither-Kaplan, dopo le dichiarazioni ha twittato: «Le scuse sono prive di significato fino a quando non si prendono provvedimenti concreti a favore dei sopravvissuti. Fare un’ammenda generale con un ‘mi dispiace’ o ‘ho sbagliato’ o ‘amo le donne’ e via dicendo non serve ad aiutare le persone che sono state ferite. Quando coloro che abusano escludono dai loro discorsi le vittime causano dolore persino maggiore. Cancellare dal processo la sopravvissuta è ancora un problema concreto».

L’attore, durante le prime dichiarazioni in quattro anni, ha cercato di spiegare le cause dei suoi impulsi: «Ho avuto fidanzate» ha detto – ma non sono mai stato fedele. Le ho tradite tutte prima di Isabel». Subito dopo ha aggiunto: «Però non volevo fare del male a nessuna».

Nello specifico l’attore ha spiegato di essere andato a letto con le studentesse: «Durante il periodo del mio insegnamento ci ho fatto sesso ma era sbagliato. Non era certo la ragione con cui ho iniziato la docenza e non ero certo io ad aver selezionato le alunne, questo non faceva parte di un mio piano a monte. E in alcune circostanze il sesso è stato consensuale, ora so che invece non sarebbe dovuto accadere».

La confessione continua nei dettagli: «Da ragazzino ero dipendente dall’alcool. Mi sono messo in moltissimi guai, fino alla sobrietà a 17 anni. Quando non avevo bisogno della bottiglia per colmare quel vuoto ho iniziato a dirmi: “Fantastico: ho successo, ricevo attenzioni”. Poi però sono diventato dipendente da quel consenso o fama o qualunque cosa fosse».

Raggiungere la vetta a Hollywood, però, gli è costato molto, molto caro: «Lungo il cammino verso il raggiungimento del successo per scalare quella montagna (di gloria, ndr.), l’attenzione da parte delle donne, insomma il successo con le donne, è diventata una fonte enorme di gratificazione. Il problema con questo, com’è facile intuire, è che non ne hai mai abbastanza. Sto ancora cercando di riempire quel vuoto e non si riempie mai».

Nel frattempo in tanti hanno provato a dargli una mano, incluso il suo sponsor agli alcolisti anonimi, ma senza alcun risultato da parte sua: «Mi ha detto: ‘Tradire è disonesto, non ti fa bene per restare sobrio. Però se non esci con nessuna e vuoi solo sesso, allora quello che accade tra due adulti è consensuale’». Peccato che, ammette l’attore, abbia deciso di prendere quel consiglio un po’ troppo alla lettera: «L’ho usato come alibi per fare sesso sempre e dovunque».

A maggio scorso uno dei suoi amici più cari, Seth Rogen, aveva dichiarato di non aver lavorato per anni con Franco e di non aver intenzione di ricominciare. All’epoca l’attore non ha voluto commentare, ma ora sì: «Quello che ha detto è vero, non abbiamo più collaborato e non ci sono piani perché accada in futuro». Dopo una pausa ha aggiunto: «(Seth) ha dovuto rispondere anche per me, visto che non dicevo una parola. Ha dovuto farlo, non che io lo abbia voluto. E questa è una delle ragioni principali dell’intervista odierna, perché non voglio che lui o mio fratello (Dave) o chiunque altro debba rispondere di me ancora e ancora».

VanityFair.it

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