Lo storico divulgatore scientifico approda su RaiPlay nel giorno del suo 91esimo compleanno con una nuova sfida: «SuperQuark+»
Piero Angela non finisce di stupire: proprio nel giorno del suo compleanno (il 22 dicembre) approda su RaiPlay con SuperQuark+, figlio digitale dello storico programma nato nel 1981 (allora era semplicemente Quark). Il giornalista che ha sdoganato la divulgazione scientifica sulla tv pubblica «è il testimonial ideale per vincere una nuova sfida, questa volta sul web», afferma il presidente Rai Marcello Foa. Angela, accompagnato da cinque giovani ricercatori (Davide Coero Borga, filosofo della scienza; Giuliana Galati, ricercatrice in Fisica delle particelle; Luca Perri, dottorando in Astrofisica; Edwige Pezzulli, dottore in Astrofisica, e Ruggero Rollini, laureato in chimica), propone 10 puntate da quindici minuti ciascuna, nel rigore e nella tradizione di SuperQuark.
Sono 10 anche i temi trattati: la vita extraterrestre, L’amore, Le diete, lo sport, la vista, l’acqua, il freddo, la memoria, il gioco e il sonno. Ogni argomento verrà trattato attraverso interventi, servizi filmati e approfondimenti sintetici. «La vera novità è la presenza di questi cinque compagni di viaggio», spiega Angela», che si presenta nella sede di viale Mazzini con un braccio ingessato a causa di caduta domestica avvenuta lo scorso novembre, «cercheremo di rispondere a delle semplici domande divertendoci, ovvero cercando di stimolare la parte migliore del nostro cervello. Per esempio ci chiederemo: perché abbiamo bisogno di dormire? Parleremo anche di acqua, che oggi consumiamo in quantità spropositata». Dunque non mancherà l‘attualità nel nuovo SuperQuark+.
A proposito di attualità Angela dice la sua sul fenomeno Greta Thunberg, eletta dal Time personaggio dell’anno: «E’ importante che i giovani abbiano un simbolo da seguire, che non considero salvifico, ma determinante per poter risvegliare le coscienze su un problema così urgente». Il divulgatore scientifico, alla bellezza di 91 anni, è proiettato verso il futuro: «La scienza è un virus inguaribile», afferma sorridendo, «per fortuna mi accompagna da tutta la vita. Mi fa piace continuare a lavorare: spero di fare come Moliere: morire sul palcoscenico».
Angela sta pensando a dei progetti sull’informazione digitale, «in Italia ancora arretrata. Anche la scuola avrebbe bisogno di una rivoluzione», è convinto. «Negli anni ’80 avevo fatto delle proposte che però vennero considerate troppo ardite. Sono dell’avviso che ci stiamo occupando troppo del presente, anche in politica». Dovremmo pensare di più al futuro: i problemi che stiamo affrontando oggi sono quelli che non abbiamo preso in considerazione ieri».
Vanityfair.it