SIDDI (CRTV): RADIO E TV IN RIPRESA, SOFFRONO LE LOCALI

SIDDI (CRTV): RADIO E TV IN RIPRESA, SOFFRONO LE LOCALI

Franco-SiddiLe imprese del settore radiotelevisivo italiano hanno goduto di una ripresa a livello nazionale nel 2016, mentre a livello locale il comparto sta ancora soffrendo. Lo ha ricordato il presidente di Confindustria Radio Televisioni, Franco Siddi, nel suo editoriale sul Rapporto sul mercato tv e radio 2015/2016 dell’ufficio studi dell’associazione.
In particolare, spiega Siddi, le analisi sui ricavi tv, per tutti i maggiori operatori nazionali mostrano una timida ripresa (+2% dei ricavi totali nel 2015) trainata dalla maggiore risorsa, la pubblicità (33% dei ricavi totali), mentre i ricavi pay appaiono stabili e il canone del servizio pubblico in aumento. Anche dai bilanci quindi risulta un sistema complessivamente in leggera ripresa, ma ben al di sotto dei livelli pre-crisi (-8,4% dal 2011 i ricavi tv totali, -24% i ricavi pubblicitari). L’analisi dei bilanci indica inoltre una redistribuzione delle risorse pubblicitarie alla nuova offerta multichannel (sul digitale terrestre ha raggiunto la quota del 18% dei ricavi pubblicitari complessivi delle società) e sostenuti livelli occupazionali nonostante la crisi (-2% negli ultimi 5 anni).
Per il comparto locale radio e tv, ricorda ancora il presidente di Crtv, si contraggono i ricavi complessivi, ma in misura minore i ricavi medi per impresa. Soprattutto, si contrae il numero degli operatori e dei livelli occupazionali e a soffrire sono le imprese più strutturate. «Le difficoltà dell’emittenza locale richiedono un intervento sistematico di riforma che premi le imprese che realmente fanno informazione, intrattenimento e occupazione sul territorio, come più volte sottolineato da Crtv».
Siddi ha ricordato inoltre la centralità della piattaforma dtt, «un segnale da tenere presente nel momento in cui la piattaforma viene spinta a una migrazione a tempi accelerati dalla banda 700 Mhz, per liberare le frequenze per il 5G. Una migrazione che potrebbe penalizzare il pubblico, prima delle aziende, qualora non sia tempestivamente programmata, comunicata, accompagnata». Si ricorda inoltre la crescita dell’offerta gratuita, ad alta risoluzione e online, così come il crescente interesse del pubblico e dei gruppi editoriali verso la radio.

ItaliaOggi

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