La corsa ai biglietti dell’attesissimo tour Eras della superstar pop si è arrestata bruscamente. Cosa è successo esattamente?
Il tour di Taylor Swift ha scatenato una corsa sfrenata ai biglietti, ma qualcosa è andato storto e la questione è arrivata fino al Senato degli Stati Uniti. Ma procediamo per gradi. La scorsa settimana milioni di fan si sono precipitati su Ticketmaster per aggiudicarsi l’ingresso a una delle tappe previste per assistere all’esibizione sul palco della star della musica pop, ma sono state riscontrare delle irregolarità nel sistema e la società di emissione dei biglietti ha bloccato le vendite “a causa delle richieste straordinariamente elevate per i sistemi di biglietteria, che si sono rivelati insufficienti per poter soddisfare la gran mole delle richieste”. I fan sono rimasti in attesa sul sito per diverse ore, frustrati e a mani vuote.
COME TUTTO È INIZIATO
Questo disguido ha suscitato indignazione da parte di alcuni politici democratici e repubblicani che si sono fatti domande sull’influenza e lo status di Ticketmaster all’interno dell’industria musicale. La senatrice Klobuchar, dopo aver saputo l’accaduto, ha scritto una lettera al presidente e amministratore delegato di Live Nation Entertainment, proprietaria di Ticketmaster, per condividere la sua preoccupazione sullo “stato della concorrenza” nel settore dei biglietti per spettacoli e concerti. Così il Dipartimento di Giustizia ha avviato un’indagine antitrust sulla suddetta società per capire se ci sono stati degli abusi di potere in tal senso. Tuttavia tale inchiesta è iniziata prima della vendita dei biglietti per il tour di Taylor Swift in seguito ad altre irregolarità segnalate in relazione ad altri eventi.
L’AZIONE DEL SENATO
Il 22 novembre un sottocomitato del Senato USA ha annunciato che ci sarà un’udienza sulla “mancanza di concorrenza” nel settore della vendita dei biglietti per gli eventi, viste le difficoltà che hanno riscontrato i fan di Taylor Swift per acquistare i biglietti del suo tour. Per loro è stato complicato acquistare su Ticketmaster e occorre fare chiarezza sui problemi riscontrati e le motivazioni che hanno portato a queste lamentele e polemiche. Il New York Times ha sottolineato che la senatrice democratica Amy Klobuchar del Minnesota ha scritto: “Quando non c’è concorrenza per incentivare servizi migliori e prezzi equi, ne soffriamo tutti le conseguenze”. Klobuchar guida la sottocommissione giudiziaria del Senato per la politica della concorrenza, l’antitrust e i diritti dei consumatori, pertanto è chiamata in causa quando si verificano simili imprevisti.
COSA NE PENSA TAYLOR SWIFT
Taylor Swift è un’artista che tende a far esplodere spesso Ticketmaster quando sono in vendita i biglietti dei suoi concerti. Ha il suo nome la domanda storicamente senza precedenti che ha fatto raggiungere 2 milioni di biglietti venduti in un giorno. “È davvero difficile per me potermi fidare di un gruppo esterno con queste relazioni e lealtà, ed è straziante per me dover osservare gli errori commessi senza possibilità di poter fare ricorso”, ha scritto la popstar sul suo profilo Instagram lo scorso venerdì. Questa volta la corsa al biglietto ha travolto il sito portando a galla problemi tecnici che hanno causato tempi di attesa infiniti e molti fan sono rimasti delusi e demoralizzati.
LA RISPOSTA DI TICKETMASTER
In un primo momento Ticketmaster ha minimizzato il problema, scrivendo in un post sul blog che solo il 15% delle interazioni dei clienti ha riscontrato problemi sul sito. Ci sarebbe stato un “numero sbalorditivo di bot”, hanno aggiunto. Ovviamente questo fatto ha puntato i riflettori sulla società che domina l’industria dei biglietti e sono venute a galla le numerose critiche da parte dei clienti e dei sostenitori dei consumatori che hanno fatto notare spesso le commissioni elevate sulle vendite. Dopo i reclami, il procuratore generale del Tennessee Jonathan Skrmetti ha dichiarato che avrebbe esaminato se il sito avesse violato i diritti di consumatori e la normativa antitrust. L’indagine del Senato USA potrà fare chiarezza sulla questione.