Maurizio Crozza a gamba tesa sui balneari nel corso del suo Fratelli di Crozza in onda su Discovery+. «La spiaggia è un bene pubblico, il sole è di tutti», ha detto il comico in tv. «Da noi invece è tutto privatizzato, fate conto che oggi lo sbarco in Normandia in Italia non potresti nemmeno farlo. Cioè puoi combattere il nazifascismo solo se prenoti la cabina. Ovunque vai le coste italiane sono il festival della betoniera. Ogni stabilimento balneare s’è fatto il suo fortino. I gestori dei lidi non solo pagano poco, ma occupano quasi tutta la nostra costa. Perché una famiglia al giorno deve pagare 100 euro al giorno per pucciarsi i piedi?». L’uscita ha scatenato la dura reazione dei balneari. Come riporta la Nuova Riviera Giuseppe Ricci, presidente di Itb, associazione nazionale di imprenditori del turismo balneare, «Un tempo Crozza mi piaceva – ha detto Ricci – prima di fare battute del cavolo, dovrebbe conoscere il territorio e la nostra categoria. Dovrebbe sapere chi va a toccare in questo momento. Ha sbagliato e spero che chieda scusa alle migliaia di famiglie che ogni anno sono lì per dare servizi, accoglienza e donare un sorriso a tutti. Il 65% di quello che ci dà un turista noi lo riversiamo, tra l’Iva e tutti gli oneri e gli obblighi per avere una concessione. Noi siamo i controllori della spiaggia, la puliamo. Crozza dove va al mare?».
Leggo.it