E’ online sul sito www.raiperilsociale.rai.it il nuovo Regolamento per accedere alle raccolte fondi, agli spot di comunicazione sociale e alle iniziative di sensibilizzazione negli spazi tv, radio, web e social messi gratuitamente a disposizione dal Servizio Pubblico. Sulle base di queste norme le associazioni interessate potranno inviare le loro richieste da domani, primo settembre, fino al 31 ottobre per entrare nella programmazione delle campagne sociali Rai del primo semestre 2022.
Nel nuovo Regolamento vengono enunciati i criteri ai quali si è ispirata la riforma delle attività in materia di campagne sociali attuata dalla Rai già negli ultimi anni.
Si ribadisce che “la Rai si impegna a favorire la più ampia rotazione dei soggetti scelti, così da sostenere e incrementare il pluralismo associativo”.
Alle associazioni viene chiesto – oltre che di “certificare i propri bilanci” e “investire la maggior parte del ricavato della raccolta fondi nei progetti indicati nella richiesta” – di “rendicontare anche editorialmente i progetti realizzati”: si vuole cioè dare particolare visibilità non solo al momento in cui viene sollecitata la generosità dei cittadini, ma anche alla fase in cui il denaro raccolto si traduce in concrete iniziative di solidarietà.
Il Regolamento esplicita inoltre la pluralità di strumenti utilizzabili per le raccolte fondi: non più solo Sms e chiamate da rete fissa, ma anche carte di credito, Iban, Qr Code e simili.
Un criterio ulteriore in base al quale avverrà la selezione tra le domande presentate, tenendo conto della situazione economico-sociale del nostro Paese, è che “i progetti siano sviluppati in Italia e abbiano ricadute economiche, sociali e culturali oggettivamente identificabili sul territorio italiano”.
Sulle iniziative realizzate in campo sociale, ricorda il Regolamento, “la Rai informerà annualmente la Commissione parlamentare per l’indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi”.
Con gli spazi per le raccolte fondi, gli spot di comunicazione sociale e le sensibilizzazioni il Servizio Pubblico concorre a dare voce e forza all’associazionismo italiano e al suo fondamentale impegno quotidiano contro le disuguaglianze. Un modo in più attraverso il quale la Rai opera per favorire l’inclusione e la coesione sociale.
“Con la pubblicazione del nuovo Regolamento – afferma il direttore di Rai per il Sociale, Giovanni Parapini – si conclude una riforma che la Rai ha avviato nel 2016 passando dal Segretariato Sociale Rai, evolvendo in Responsabilità Sociale e concludendo questo percorso di trasformazione con Rai per il Sociale. L’impegno del Servizio Pubblico in favore del bene comune diventa così un’ulteriore azione concreta.”