Ibrahimovic tra infanzia, talento e ribellione

Ibrahimovic tra infanzia, talento e ribellione

Non un film “su un giocatore di calcio ma su un ragazzino che cresce in situazioni difficili.
Non ci siamo concentrati sulle vicende in campo ma sugli elementi di una classica storia di formazione”. E’ la chiave che il regista Jens Sjogren ha scelto per Zlatan, biopic dedicato al campione di calcio svedese di origini slave Zlatan Ibrahimovic, classe 1981, tratto da ‘Io, Ibra’ (Rizzoli), l’autobiografia bestseller del calciatore, che ne è autore con David Lagercrantz. Il film che debutta in prima mondiale alla Festa del Cinema di Roma, sarà in sala dall’11 novembre, distribuito da Universal e Lucky Red, in associazione con 3 Marys.
Il primo placet arriva da Ibrahimovic (che si è messo a disposizione come consulente). Non potendo essere alla presentazione del film per motivi calcistici, ha mandato un video messaggio in cui si dice orgoglioso del lavoro del regista e fa i complimenti ai due giovani attori/calciatori Dominic Bajraktari Andersson e Granit Rushiti che “mi interpretano nei primi 20 anni della mia vita”. Zlatan “ha visto il film quando era pronto al 70% – racconta Sjogren in conferenza stampa -. Ero un po’ in ansia ma lui si è davvero commosso. Non avevamo realizzato il film pensando a doverlo rendere felice ma vederlo ricordare molti episodi della sua vita è stata una delle esperienze più belle che ho avuto da regista. E’ piaciuto anche ai figli e alla moglie”.
La storia incrocia costantemente tre momenti della crescita umana e sul campo del protagonista. Vediamo Zlatan tra gli 11 e i 13 anni (Andersson), bambino ribelle nel sobborgo popolare di Malmo dove passa le giornate, non compreso a scuola, soggetto a esplosioni di rabbia e alle prese con due genitori (interpretati da Cedomir Glisovic e Merima Dizdarevic) a loro modo affettuosi, ma separati e problematici. Il calcio per il quale ha un grande talento, inizia a essere la dimensione che può contribuire a fargli trovare un’identità. Lo ritroviamo poi (con il volto di Granit Rushiti) 17enne poco avvezzo alla disciplina nelle giovanili del Malmo e 23nne in un momento chiave della sua carriera come giocatore (in bilico) dell’Ajax. 

ANSA

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