Marco Tardelli – L’urlo del calcio

Marco Tardelli – L’urlo del calcio

Le Teche di Rai celebrano il 70° compleanno di Marco Tardelli, pubblicando “Marco Tardelli – L’urlo del calcio”, una lunga intervista rilasciata dal campione a Giovanni Minoli per “Mixer” e trasmessa il 6 novembre 1988 a pochi mesi dal suo ritiro dal calcio giocato. Questa intervista è disponibile da martedì 24 settembre su RaiPlay.

Dopo una carriera brillante durata 16 anni, in questo “faccia a faccia” Tardelli si racconta sia sul piano sportivo che su quello privato, nonostante il suo carattere schivo. Della sua esperienza calcistica emergono le grandi soddisfazioni (la vittoria ai Mondiali dell’82 con la Nazionale, cinque scudetti e due Coppe Italia con la Juventus), ma anche i rapporti non sempre facili con figure come Giampiero Boniperti, Giovanni Trapattoni o Michel Platini. Nel vissuto personale, invece, spicca la determinazione di diventare calciatore a tutti i costi, riscattandosi dalle umili origini e nonostante il parere contrario dei genitori.

La storia di questo grande traguardo raggiunto ai massimi livelli dal ragazzo di Careggine in Garfagnana è perfettamente riassunta dall’immagine del suo urlo liberatorio lanciato allo stadio Bernabéu di Madrid nella finale con la Germania Ovest dell’11 luglio 1982, dopo il goal del 2 a 0 da lui segnato: «Sono nato con quel grido dentro di me e quello fu l’esatto momento in cui venne fuori». Quella rete fu l’ultima di Tardelli con la maglia azzurra, ma è diventata un simbolo dello sport italiano, impressa per sempre nella memoria collettiva.

Prima e dopo quel momento leggendario, c’è stato il dispiegarsi del talento di questo fuoriclasse, nato terzino e affermatosi poi a centrocampo come mezzala, interpretando con tecnica e grinta un’epoca in cui il calcio italiano stava decisamente cambiando, soprattutto nei dieci anni trascorsi alla Juventus dal 1975 al 1985. Con la squadra torinese è riuscito nell’impresa, tra l’altro, di vincere tutti e tre i maggiori tornei Uefa per club, risultando tra i pochissimi giocatori al mondo, e primo centrocampista in assoluto, ad aver conseguito tale record.

Dopo il ritiro, Tardelli ha intrapreso una lunga carriera da allenatore, lavorando sia con squadre di club sia con rappresentative nazionali. Più saltuariamente si è cimentato nel ruolo di commentatore e opinionista, fino alla recente esperienza televisiva alla conduzione del programma di Rai 3 “L’avversario – L’altra faccia del campione”, nel quale ha intervistato grandi figure del mondo dello sport.

Torna in alto