Sarà «Il traditore» di Marco Bellocchio il candidato italiano nella corsa all’Oscar. Come previsto, oggi è stato scelto il film che rappresenterà l’Italia nella categoria «International Feature Film Award». «Sono contento di questa candidatura e devo ringraziare la commissione che l’ha decisa. Gli altri film erano altrettanto degni, ma è andata così. È una possibilità, una chiave per entrare nella grande gara. Non mi faccio illusioni, ma farò tutto il possibile per aiutare Il traditore in questo lungo cammino. Pur da vecchio anarchico pacifista e non violento, sento come un onore e una responsabilità rappresentare l’Italia in questa sfida», ha commentato a caldo il regista, Marco Bellocchio. L’annuncio della shortlist dei film stranieri candidati è fissato il 13 gennaio 2020 mentre la cerimonia degli Oscar si terrà il 9 febbraio, a Los Angeles.
Gli altri titoli
La sfida era tra cinque film. Oltre a quello di Bellocchio, Martin Eden di Pietro Marcello, La paranza dei bambini di Claudio Giovannesi, Il primo re di Matteo Rovere e Il vizio della speranza di Edoardo De Angelis. La commissione istituita presso l’Anica su richiesta dell’Academy Awards, composta da giornalisti, produttori, distributori e addetti ai lavori, ha scelto di puntare sulla storia di Tommaso Buscetta, pentito di Cosa Nostra, interpretato da Pierfrancesco Favino. Il film è stato presentato in concorso all’ultimo festival di Cannes, così come altri pretendenti, ad esempio la Palma d’oro Parasite di Bong Joon-ho (per la Corea del Sud) e Dolor y Gloria di Pedro Almodóvar (per la Spagna) per cui Antonio Banderas ha vinto come miglior attore, Les Misérables di Ladj Ly per la Francia (vincitore del Premio della giuria). Tra gli altri titoli in gara, La vita invisibile di Eurídice Gusmão di Karim Aïnouz (Brasile), It Must Be Heaven di Elia Suleiman (Palestina), The Painted Bird di Václav Marhoul (Repubblica ceca).
Stefania Ulivi, Corriere.it