I Corgi della regina Elisabetta, il Teckel di Margrethe di Danimarca dal nome altisonante, Celimene, i Labrador “presidenziali” dell’ con Valery Giscard d’Estaing, François Mitterrand e Emmanuel Macron che ne ha adottati ben due, fino all’infanta di Spagna Elena fotografata in piena pandemia, con tanto di mascherina, mentre porta a spasso, al guinzaglio, con i colori della bandiera spagnola, Lula, il Fox Terrier della figlia Victoria Eugenia. Un legame indissolubile quello tra i cani – celebrati il 26 agosto nella Giornata Mondiale – gli animali e le corti d’Europa, dai tempi del Re Sole.
Principi e sovrani assoluti amano circondarsi principalmente di cani, sin dalla loro infanzia, come dimostrano molti ritratti d’epoca. La regina Vittoria e il principe Albert, immortalati con la loro prole e i loro quattro cani nel castello di Windsor dal pittore Edwin Landseer, e prima ancora nel 1717, lo splendido ritratto di Henriette – Marie de France con scimmia eseguito da Van Dick. La presenza dei cani rappresentava aspetti ludici e sentimentali, opulenza disincantata e il potere sussurrato. Era una sorta di vicinanza democratica al popolo, spesso utilizzata a beneficio dei fotografi, come accaduto con il principe del Galles e la duchessa di Cornovaglia per festeggiare i 15 anni di matrimonio con Beth e Bluebell, i Jack Russel della coppia reale, e prima ancora con Elisabetta Windsor, non ancora regina, fotografata a Londra nel 1936 con i fedeli Corgi, Dookie e Jane.
Tradizioni e passioni che si tramandano di padre in figlio. Come accade da anni all’interno della famiglia dei Borbone. L’ex re Juan Carlos ha un amore incondizionato per i Pastori Tedeschi che abitavano nei giardini della Zarzuela, un tempo sua residenza privata. Si dice che amasse farne dono agli ambasciatori in visita ufficiale in Spagna. Questa pratica era comune tra i sovrani, spesso cugini o imparentati tra loro. È stata trasmessa l’effigie di un elefante che Enrico III d’Inghilterra, figlio di Giovanni senza Terra, avrebbe donato al re di Francia, San Luigi.
Non è un caso che Juan Carlos si sia fatto fotografare più volte con i suoi adorati Pastori Tedeschi. Nel 1990, per la copertina di “Point de vue” ritratto da Lord Snowdon, ex marito di Margareth d’Inghilterra, e qualche anno prima, nel 1987, accanto alla regina Sofia circondato da sei splendidi esemplari. Non solo cani alle corti d’Europa e di Francia. Da Carlo Magno a Luigi XI era comune circondarsi di animali (leoni, al guinzaglio o in gabbia, naturalmente, leopardi, elefanti, orsi bianchi…) come simbolo di regalità e potere. Sfilavano accanto ai loro sovrani, immortalati nei dipinti dell’epoca.
Tra il ‘700 e l’800, alcuni aristocratici illuminati decisero di costruire, all’interno dei giardini dei loro castelli (Chantilly, Schonbrunn, Versailles) veri e propri parchi a tema per la gioia dei residenti e degli ospiti. Si sa che la sfortunata Maria Antonietta, regina di Francia, prima di essere ghigliottinata, allevava nel Petit Trianon galline, pulcini, ogni sorta di volatile e cani di piccola taglia. Un’atmosfera campestre, a contatto con la natura, più intima e segreta, lontana dai fasti della corte. Gli animali, soprattutto i cani, facevano parte della famiglia. Si ricorda che Noble, uno dei colley preferiti della regina Vittoria, fu seppellito nella tenuta di Balmoral, in Scozia, mentre Caesar, il terrier prediletto da Edoardo VII, fu “autorizzato” a partecipare ai funerali del suo signore-padrone.
I cani sono dunque protagonisti nelle famiglie reali. Il duca e la duchessa di Cambridge hanno, per esempio, ereditato dalla famiglia Middleton, Lupo, un Cocker Inglese, che tutti ricordano accanto al principe William e alla consorte nella foto ufficiale che presentava alla stampa il neonato George Alexander Louis Mountbatten-Windsor. La cognata, duchessa di Sussex, è stata fotografata più volte nelle strade di New York con i fedeli Oz, un Beagle, e Guy, un Labrador.
Nulla di nuovo, dunque. In posa “ufficiale” con i suoi Labrador, Skipper e Nala, anche il re dei Paesi Bassi, William-Alexander, una giovanissima Stephanie di Monaco dinanzi allo chalet di famiglia in Svizzera a 17 anni, Mette-Marit di Norvegia, la principessa di Danimarca, Mary, circondata dai suoi quattro figli nel castello di Grasten. Sempre e solo cani, naturalmente reali. Come Muick e Sandy, gli amati Corgi della regina Elisabetta, che hanno atteso sulle scale del castello di Windsor l’amata sovrana per l’ultimo, commovente addio.