La presidente della Rai, Marinella Soldi, ha affermato durante un’audizione in Commissione di Vigilanza che “non possono essere attribuiti intenti censori al vertice aziendale” riguardo al caso Scurati. Il dibattito riguardava la mancata partecipazione dello scrittore Antonio Scurati al programma televisivo “Che sarà…” e il successivo monologo sul 25 aprile, letto in trasmissione dalla conduttrice Serena Bortone.
Soldi, inizialmente schierata a favore di Serena Bortone e critica verso i vertici aziendali, ha sostanzialmente cambiato posizione, assolvendo la catena di comando della Rai dall’accusa di censura. Ha però sottolineato che ci sono state “azioni anomale” da parte della Direzione Approfondimenti e “comportamenti non usuali” che hanno influenzato il contesto degli eventi successivi.
Il riferimento è all’annullamento del contratto di Scurati, avvenuto solo il giorno prima della trasmissione, subito dopo che il testo del monologo era stato inviato alla Direzione Approfondimenti, guidata da Paolo Corsini, noto per le sue simpatie politiche. Soldi ha indicato che, nonostante non si possa parlare di censura, la gestione della vicenda ha causato un danno reputazionale alla Rai: “Da un punto di vista di danno all’azienda si doveva agire in maniera unitaria. Non posso rivelare il contenuto emerso dall’audit, ma riguardo alla tempistica ci sono state azioni anomale, comportamenti che non erano usuali e che sono avvenuti da un certo momento in poi.”
Per quanto riguarda Serena Bortone, la conduttrice è stata oggetto di un procedimento disciplinare e potrebbe essere l’unica a subire conseguenze per lo stop alla partecipazione di Scurati. Il suo programma “Che sarà…”, nonostante l’incremento degli ascolti dopo il caso Scurati, rischia di non essere confermato nella prossima stagione. Bortone aveva dichiarato che avrebbe valutato con sindacato e legali eventuali azioni dopo il provvedimento disciplinare, ma non ci sono stati aggiornamenti dopo le sue parole al Salone del Libro.
Le reazioni politiche non si sono fatte attendere: l’opposizione, in particolare il PD, ha criticato la presidente Soldi per non aver colto l’occasione di dare un forte segnale politico, mentre la maggioranza considera le sue parole come una chiusura del caso Scurati.
In conclusione, dopo le dichiarazioni di Soldi, Serena Bortone appare più isolata all’interno dell’azienda. Il rinnovo del suo programma non è scontato, e la vicenda potrebbe spingerla a cercare nuove opportunità al di fuori della Rai, viste le possibili offerte da altre emittenti.