Sonia Bruganelli senza filtri: ‘Avevo rifiutato mia figlia, ora sono anestetizzata ai sentimenti’

Sonia Bruganelli senza filtri: ‘Avevo rifiutato mia figlia, ora sono anestetizzata ai sentimenti’

Sonia Bruganelli è stata ospite del programma ‘Belve’, condotto da Francesca Fagnani nella seconda serata di venerdì su Rai2. La produttrice e moglie di Paolo Bonolis (dal 2002) nell’intervista non si è affatto risparmiata e senza filtri si è raccontata a 360 gradi. Ha parlato apertamente del suo rapporto con il marito e soprattutto degli equilibri familiari, che circa 18 anni fa sono stati in qualche modo sconvolti dall’arrivo della primogenita Silvia, nata con un problema al cuore che si è trasformato in un ritardo motorio abbastanza importante dovuto ad effetti collaterali dell’intervento chirurgico subito a pochi giorni di vita.

Innanzitutto parlando del suo matrimonio ha fatto capire, pur senza entrare nei dettagli, di passare molto tempo in un appartamento diverso da quello di Bonolis. La 47enne ha detto: “Quando si sta insieme a una persona da tanto tempo… ignorarsi può essere la chiave. Ognuno fa la propria vita, ci si incontra dentro l’appartamento ogni tanto. Si hanno anche appartamenti separati…”. Quando la Fagnani le ha domandato se allora abbia un appartamento tutto per sé dove il marito non mette piede, lei ha replicato: “Non voglio entrare in dettagli…”.

Sonia ha poi spiegato che la crisi più terribile affrontata nella sua vita sentimentale e familiare è stata quella seguita ai problemi di salute della primogenita“Una crisi vera c’è stata quando è nata nostra figlia. E’ stata una crisi familiare perché ho avuto io una crisi esistenziale importantissima. E’ stato un momento di rottura che ha portato un allontanamento anche da lui (Bonolis, ndr). Avevo 27 anni. E’ stata una delusione fortissima. Poi per una persona abituata a cercare di avere sempre il meglio, un figlio con una malattia anche egoisticamente è stato devastante. Con enorme fatica ho dovuto abdicare al ruolo di madre con mia figlia Silvia e Paolo si è trovato per più di un anno a fare da mamma e da papà a nostra figlia che aveva enormi difficoltà. Quando superi questo capisci che c’è un legame che va oltre qualsiasi difficoltà”, ha fatto sapere. “Mi sono svegliata una mattina in un ospedale e mi avevano portato via mia figlia appena nata perché doveva essere operata, ha aggiunto.

Ha quindi spiegato meglio cosa è accaduto: “Silvia è nata con un problema cardiaco molto grave. E’ stata operata e dopo l’operazione ha avuto un’ipossia cerebrale che le ha comportato dei danni motori. Lei aveva solo un danno cardiaco che era stato sistemato con l’operazione. Purtroppo l’intervento era talmente complicato che ha avuto un infarto e danni neurologici, per fortuna non cognitivi. Sta recuperando, ma non è autonoma, vederla oggi a 18 anni che non è indipendente un po’ fa male.

Insomma, Sonia aveva avuto una sorta di “rifiuto” della figlia. Questo l’aveva devastata internamente. “Ho sofferto di attacchi di panico per aver rifiutato una maternità e non averci mai fatto pace. Ho smesso di avere attacchi di panico quando è successa una cosa con il mio secondo figlio in un periodo per me terribile. Ho passato 20 giorni per me difficilissimi, non mi alzavo più dal letto, avevo mio padre che mi accudiva. Pensavo di non farcela, non volevo vedere i figli, non volevo vedere nessuno, mio padre si occupava di me e mia madre dei miei figli”, ha affermato. “Venne su Davide e mi disse: ‘Mamma ma tu muori?’. Lì ho capito che non potevo abdicare ad essere madre di nuovo. Non so cosa sia successo, se il farmaco ha fatto effetto. Ho detto: ‘No amore, mamma non muore’. E da lì è cambiato qualcosa”, ha continuato.

Oggi le cose sono cambiate, il rapporto con Silvia è molto stretto e, anzi, è forse quello più importante della sua vita: “Silvia è l’unica che mi smuove tutto. Il momento più bello della giornata è quando la sera mi dice ‘mamma buonanotte’. Per un periodo ho avuto paura che non potesse neanche parlare, vedere o sentire. Paolo mi chiama il Boia di Rotterdam, dice che non ho sentimenti né negativi né positivi, ma che con Silvia mi si smuove tutto”.

“Mi sono chiesta perché a lei. Me lo chiedo sempre. Però la vedo felice, contenta. Più serena dei fratelli. Ognuno di noi vuole essere felice e lei lo è, quindi va bene così. Faccio comunque fatica sempre. Sento persone in situazioni del genere che parlando di aver ricevuto un dono. Assolutamente no, non è un dono. Io non lo reputo un dono”, ha proseguito.

La Bruganelli ha quindi ammesso di essere diventata una persona molto fredda dopo le esperienze vissute. “Credo di essermi anestetizzata nei confronti della vita e nei confronti dei sentimenti, per cui mi è più facile fare carognate. Provo molta poca empatia per chiunque. Ho una freddezza mascherata da tanto affetto, ma non è affetto. E’ facilità di esprimere sentimenti che però non provo. Quando provi dei sentimenti è difficile tirarli fuori, quando non li provi è facilissimo perché non hai paura della reazione degli altri, tanto non ti tocca”, ha detto.

Infine le sono state fatte anche domande su altri argomenti. Riguardo Barbara d’Urso, che stando a voci di corridoio non avrebbe esattamente un ottimo rapporto con Bonolis, ha affermato: “La tv che fa Barbara d’Urso è forse un po’ più superficiale, attenta a cercare di stuzzicare la morbosità che le persone hanno. No, non mi piace”.

Sulle dicerie relative ad una presunta “tirchieria” del marito ha detto: “No, Paolo non ha il braccino corto, assolutamente. E’ stato abituato, piano piano è stato svezzato alle spese”.

Le è stato poi chiesto se si piaccia. Ha risposto: “Fino a qui sì (indica ventre, ndr). Da qui in giù no”.

Infine la sua paura più grande: “Il tempo che passa mi spaventa e mi spaventa la morte. Ho paura di morire, tantissimo”.

gossip.it

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