Il 23 maggio 1969 usciva l’album destinato a diventare una pietra miliare nella storia dell’opera rock. Ken Russell nel 1975 ne trasse un film con Roger Daltrey nel ruolo del protagonista e con Jack Nicholson, Tina Turner, Eric Clapton, Robert Powell ed Elton John
Per gli Who rappresentò la consacrazione internazionale, per Pete Townshend che l’ideò e scrisse, fu la realizzazione dell’opera più importante della storia del rock, quella che di lì in poi verrà presa a modello da tutti. Cinquant’anni fa, il 23 maggio 1969, usciva Tommy il concept album che raccontava la storia del ragazzino diventato cieco, muto e sordo per uno choc subito in famiglia, scoprendosi poi un campione nel gioco del flipper e diventando infine un leader religioso. Cinquant’anni dopo la sua uscita, l’album del ragazzino prodigio suscita ancora grandissimo interesse anche per il film che Ken Russell ne trasse nel 1975 con Roger Daltrey nel ruolo del protagonista e tra gli attori Jack Nicholson, Tina Turner, Eric Clapton, Robert Powell ed Elton John nel ruolo del Mago del flipper dell’omonima canzone Pinball Wizard. “E’ in piedi immobile come una statua, questo ragazzo sordo, muto e cieco, gioca davvero molto bene, diventa parte della macchina, sente tutte le sponde, gioca sempre pulito, gioca con l’intuito, il contatore dei punti non riesce a stargli dietro” canta Elton John nella versione cinematografica del 1975, con gli occhialoni gialli e due giganteschi scarponi ai piedi. Secondo Roger Daltrey, 75 anni, che si identifica con Tommy Walker per avergli dato vita sia nell’album del ’69 che nel film del ’75, si tratta di un personaggio ancora molto attuale, anche se “oggi Tommy sarebbe un campione di videogiochi”. L’album fu tra i maggiori successi del 1969, e grazie a brani come I’m Free, come See Me, Feel Me e We’re Not Gonna Take It riuscì a raggiungere il cuore dei giovani dell’epoca, sia in Gran Bretagna dove arrivò al primo posto in classifica, sia in America, dove l’album raggiunse la quarta posizione. Anche se la storia era tutto sommato assai poco realistica, visto che un giovane privo di vista diventava un campione di flipper per poi trasformarsi in un leader religioso, l’album venne da subito molto amato dai ragazzi. “Colpì un nervo scoperto dei giovani americani come nel resto del mondo” ha spiegato Daltrey, “e credo che tutto ciò avesse molto a che fare con la Guerra fredda in corso all’epoca. Chiaramente in America i giovani vivevano anche l’incubo della guerra in Vietnam, una generazione impegnata a raggiungere piena coscienza di se stessa anche attraverso un percorso spirituale”.Le registrazioni si svolsero agli IBC Studios di Londra tra il settembre del 1968 e il marzo del 1969. Daltrey ha raccontato che la storia immaginata in abbozzo da Townshend prese lentamente forma durante le sessioni di studio. “Iniziando a lavorarci non avevamo idea di quale sarebbe stato il risultato finale. Fu davvero un’avventura. Per la prima volta da quando esistevamo come gruppo, avemmo tanto tempo a disposizione in studio per sperimentare. Ricordo il tempo passato intorno al pianoforte per lavorare insieme alle armonie, pezzo per pezzo”. L’album fu un successo immediato e clamoroso raggiungendo l’oro in pochi mesi. Finora ha venduto più di venti milioni di copie nel mondo.C’era, evidente, il tema della gioventù insoddisfatta e negata. Tommy non era stato soltanto testimone di un omicidio avvenuto in casa sua, dove il padre aveva ucciso l’amante della madre, ma aveva anche subito violenze dallo zio ed era stato ampiamente bullizzato per via della sua condizione. Cecità, sordità e mutismo erano stati per lui un modo per sfuggire alle crudeltà del mondo che lo circondava ma erano anche una gabbia dalla quale non riusciva ad uscire. L’identificazione con il personaggio da parte del pubblico era stata talmente forte che nella versione cinematografica la storia venne spostata in avanti dal 1921 al 1951 e il bambino venne trasformato in un adolescente perché il riconscimento fosse ancora più evidente.Il successo dell’album era stato talmente forte che prima del film c’era stata una versione teatrale con l’accompagnamento della London Symphony Orchestra. Insomma, quell’implorazione ad essere ascoltati, visti, toccati, venne interpretata da tutti come un’esigenza dei giovani ad essere ascoltati dai Governi, riconosciuti nei loro bisogni sulla scena della società e dal mondo degli adulti e dei genitori. Un tratto caratteristico dell’album Tommy ancora molto attuale tanto che gli Who e il direttore musicale del loro tour Moving on! Keith Levensen, hanno appena realizzato una versione orchestrale dell’album, Tommy Orchestral, registrato dal vivo e in uscita il prossimo 14 giugno.
Carlo Moretti, repubblica.it