Modena: Concerto di Vasco, massima allerta Task force per garantire sicurezza

Modena: Concerto di Vasco, massima allerta Task force per garantire sicurezza

Riunito a Roma il Comitato antiterrorismo, Minniti: «Proteggere gli obiettivi ritenuti più a rischio» Incontro interforze in questura e della commissione di vigilanza. Un migliaio di divise schierate

Il concerto di Vasco, dopo l’attentato di Manchester, diventa ancor più un “osservato speciale”, un evento tra quelli in cui si dovrà garantire la massima sicurezza a tutti i partecipanti, visto che si concentreranno in una sola area ben 220mila persone. Lo ha chiesto pure il ministro Minniti.

E Modena cosa mette in campo per ora? Una unica sala operativa a cui fare riferimento, un migliaio di divise schierate, robusti blocchi stradali a proteggere un’ampia zona da sfondamenti di auto o camion di kamikaze, controlli agli accessi oltre a, non meno importanti, squadre di volontari sul campo e una cinquantina di nuove telecamere nel parco. In particolare le barriere (del modello Grizzly o anche betafence) e transenne antiterrorismo verso l’area del concerto oltre ai controlli a suon di metal detector per accedere all’area più vicina al palco, dalla quale una volta entrati (dentro ci sono comunque wc e aree di ristoro) si uscirà solo alla fine dello show. E poi i piani di evacuazione, mentre alcune compagnie telefoniche stanno lavorando da mesi a piani di potenziamento dei traffici.

Questi sono alcuni dei punti fermi al capitolo sicurezza per il concertone di Vasco in luglio, anche se la task force per proteggere gli oltre 200mila del grande evento è ancora in fieri. Si conta comunque che si potranno schierare oltre mille agenti, forse 1250. L’allarme terrorismo, il sangue versato a Manchester proprio in occasione di un concerto di una popstar accendono sempre più i fari sulla nostra città e non solo sulla grande X disegnata sul parco Ferrari. Più che mai ora i timori latenti nei giovani, nelle famiglie, nei residenti o in chi verrà da ogni parte d’Italia e anche dall’estero, si fanno espliciti e pressanti.

Non per niente ieri a Roma si è riunito il Casa, il Comitato di analisi strategica per l’antiterrorismo, su decisione del ministro Minniti, per valutare anche le mosse sui grandi eventi, i concerti estivi, su cui spiccano il nostro e quello degli U2 a Roma con 50mila presenze. Nessuna “concessione” ai terroristi: tutti i concerti si faranno ma l’attenzione sarà ancor più alta. Il ministro ha chiesto a tutte le autorità di tenere elevato il livello di vigilanza, rafforzando le misure di sicurezza a protezione degli obiettivi ritenuti più a rischio, nonché verso i luoghi che registrano particolare affluenza e aggregazione di persone.

Sempre ieri mattina in questura quello che doveva essere un incontro di aggiornamento sulle tecniche di intervento durante i grandi eventi ha abbracciato sin da subito le tematiche dell’antiterrorismo. Nella sala Biagi c’erano tutti: poliziotti, carabinieri, militari della Finanza e agenti della polizia municipale hanno potuto visionare, tra l’altro, anche filmati relativi ad interventi delicati con sparatorie, sono stati mostrati e spiegati errori di comportamento da non ripetere, come procedere in caso di persone sospette e a chi e in che modo trasmettere l’informazione. Un corso d’aggiornamento, un “ripasso” generale di norme e azioni che i presenti in ogni caso ben conoscevano.
Ieri mattina inoltre si è tenuta una riunione della commissione di vigilanza pubblici spettacoli (e di queste ne seguiranno ancora parecchie) nella quale sono stati consegnati altri documenti e informazioni da parte dell’organizzazione sempre in tema di sicurezza e di logistica. Il questore Paolo Fassari: «È ancora presto, dobbiamo effettuare nuove riunioni della commissione. È chiaro che metteremo in campo tutto quello che potremo schierare ma deve essere ancora completato lo screening globale e proprio per questo esiste la commissione. Sulla base delle ultime analisi si farà un progetto». «Ci sarà una zona un po’ più allargata – spiega il questore – dove verranno messi dei blocchi per evitare la possibilità che auto o un camion si buttino travolgendo la folla. Questo per la zona un po’ più allargata e vasta, e poi dobbiamo vedere e valutare i progetti che gli organizzatori prevedono proprio per l’accesso al palco». Rinforzi? «È chiaro che ci saranno rinforzi dappertutto- conclude Fassari – Una volta considerato tutto il quadro generale, chiederò al dipartimento i numeri e il dipartimento, per polizia, finanza e carabinieri, disporrà i numeri che dovranno arrivare, sia come unità di rinforzo sia come specialità».

Stefano Totaro, La Gazzetta di Modena

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