THE VOICE 4: VINCE ALICE PABA

THE VOICE 4: VINCE ALICE PABA

La quarta edizione del talent Rai ha visto la vittoria del team Dolcenera. Raffaella Carrà, prima eliminata, ha lasciato definitiviamente lo show. «Tre è il numero perfetto. Addio», ha detto la bionda, dando adito alle voci che la vorrebbero pronta a passare su Rai Uno

Alice-Paba-The-Voice-4The Voice of Italy 4 è stato vinto da Alice Paba (team Dolcenera) e abbandonato, in corso di finale, da Raffaella Carrà. «Saluto The Voice 2016 e saluto The Voice. Tre è il numero perfetto: è stata un’avventura entusiasmante, ma è ora di andare», ha detto la bionda, dando adito ai pettegolezzi che la vorrebbero pronta a passare su Rai Uno e rischiando di mettere in ombra la sola che, nel marasma del talent show, ha saputo portare un briciolo di ordine. Quantomeno, dal punto di vista scenico. Sebbene abbia vinto su Charles Kablan (team Killa) per un soffio (suo è stato il 50,19% dei voti), Alice ha sbaragliato la concorrenza con un piglio unico. Fumettistico e surreale. Tanya Borgese (team Carrà) è stata la prima a lasciare la competizione, poi è stata la volta di Elya Zambolin (team Pezzali). Nel mezzo, ci sono state le esibizioni degli OneRepublic (con il nuovo singolo Wherever I Go), di Jain e Francesca Michielin: di tutti, insomma, fuorché di un ex vincitore di The Voice.
Ciononostante, la finale ha seguito la tradizione ed è stata divisa in due parti. Una prima, in cui i quattro si sono sfidati in tre diverse prove, portando alla ribalta inediti un po’ anacronistici, un po’ mal scritti. Una seconda, in cui gli stessi, diventati tre per via di un primo televoto, hanno riproposto le performance delle Blind Audition, cantando quelle canzoni che sono valse loro un ingresso nel talent Rai. Charles Kablan ha replicato Adele; Alice Paba ha intonato, con tanto di chitarra ben salda sotto il braccio, la sua personalissima versione di Toxic. Elya Zambolin ha imitato nuovamente il buon Cesare Cremonini, restituendo giustizia a quel che in apertura gli ha detto Dolcenera. «Quando si ascolta Elya, si ha la sensazione di fare l’amore con un ragazzo, pensando ad un altro». La frase di Manu, pronunciata tra tanti «aaah» e ancor più «oooh», ha reso brillantemente il senso di quanto visto, anticipando – seppur inconsciamente – l’eliminazione di Elya e, per conseguenza, di Max Pezzali. A contendersi il titolo, che un tempo serviva solo ad indicare la voce unica di Frank Sinatra, sono rimasti Paba e Kablan. Quel che resta, però, non è tanto il talento o i ragazzi, ma soprattutto n numero di errori imperdonabili per una trasmissione di prima serata che dovrebbe avere un respiro internazionale. The Voice of Italy, probabilmente alla sua ultima edizione Rai, ha avuto un incedere tanto lento da far pensare che dietro non ci fosse un colosso come la Tv di Stato, ma una produzione amatoriale.

Claudia Casiraghi , Vanity Fair

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