“Quello di tornare al cinema dal 26 aprile è un segnale forte che bisogna dare: quello del nonno che, vaccinato, torna in sala per dare un segnale di ripartenza. Io non solo ci andrò, io scapperò a vedere un film, non vedo proprio l’ora di tornare al cinema, e faccio un appello a tutti”. A dirlo all’Adnkronos è Lino Banfi, che, in vista della riapertura delle sale cinematografiche a partire dal 26 aprile nel nostro paese, ci tiene ad esortare i suoi coetanei ad andare al cinema, potendolo fare in tre importanti vesti: quella di ‘nonno’ più famoso d’Italia, quella di attore popolare ed amato da tutte le generazioni e quella di vaccinato.
E sulle nuove generazioni “è importante che noi anziani facciamo un appello anche ai giovani -aggiunge Banfi- Andate al cinema, tornate al cinema a ripopolare queste sale vuote”. Anche perché, aggiunge l’attore pugliese, “c’è la gioia di vedere finalmente la maschera e non la mascherina”. Banfi aggiunge poi, a supporto di ciò, una considerazione sulle misure di sicurezza all’interno delle sale: “Ora hanno creato un distanziamento di due posti per ogni persona, ovvero ognuno sarà padrone di due braccioli. Finora si doveva dividere il bracciolo con la persona di fianco e spesso, anche per educazione, eri costretto a tenere il braccio scomodo e vicino al corpo, intorno alla vita. L’altro faceva la stessa cosa e il bracciolo restava vuoto. Quindi, ora che si sta anche più comodi, tornate al cinema!”, conclude scherzosamente l’attore.
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