Clizia Incorvaia ricorda Eleonora Giorgi e denuncia l’ipocrisia del mondo dello spettacolo

Clizia Incorvaia ricorda Eleonora Giorgi e denuncia l’ipocrisia del mondo dello spettacolo

Una riflessione lucida dopo la perdita della storica attrice

Dopo la scomparsa di Eleonora Giorgi, avvenuta recentemente a 71 anni per un tumore al pancreas, è Clizia Incorvaia, compagna di Paolo Ciavarro e nuora dell’attrice, a rompere il silenzio con parole intense e senza filtri. In un momento di lutto ancora vivo, Clizia ha condiviso una profonda riflessione sul modo in cui il mondo dello spettacolo e l’opinione pubblica hanno trattato la figura di Eleonora negli ultimi decenni.

Dimenticata in vita, osannata dopo: l’amara denuncia

Il cinema ha snobbato tanto Eleonora Giorgi dopo la separazione da Rizzoli”, ha dichiarato Clizia Incorvaia, riferendosi al periodo successivo alla fine della relazione tra l’attrice e il produttore Angelo Rizzoli. “La gente tollera un uomo forte e indipendente, ma non una donna forte e indipendente”, ha aggiunto, criticando apertamente il clima di abbandono e silenzio che ha circondato Eleonora negli ultimi trent’anni.

Secondo Incorvaia, molti hanno mostrato affetto per Eleonora solo dopo la sua morte, in modo “ostentato e in cerca di visibilità sui social”. “L’ho trovato di cattivo gusto”, ha affermato con fermezza.

L’indipendenza come insegnamento di vita

Clizia ha raccontato anche le difficoltà affrontate nel riprendere la sua quotidianità dopo il lutto, e le critiche ricevute per essere tornata subito al lavoro. “C’è un pregiudizio per cui, in caso di lutto, bisogna ostentare dolore. Io ho scelto di reagire per non perdere la mia indipendenza, per dare un esempio positivo ai miei bambini, per non perdere di vista la mia relazione”, ha spiegato.

Un atteggiamento che, secondo lei, riflette il carattere stesso di Eleonora Giorgi, donna forte, ottimista, mai vittima del proprio dolore. “Mia suocera mi ha insegnato questo. Mi vorrebbe forte”, ha sottolineato.

L’eredità umana e spirituale di Eleonora Giorgi

Incorvaia ha confessato anche i suoi dubbi e le sue emozioni più intime: “Non so se sono riuscita a dirle tutto. Forse no…”. Ma afferma di credere nell’eternità dell’anima, che per lei è una consolazione contro i rimpianti. “Ti vengono tanti pensieri in testa… vacilli”, ha ammesso.

Ricorda Eleonora Giorgi come una donna piena di vita, capace di mantenere uno spirito positivo anche durante la malattia. “Non ha mai portato la malattia in casa, per lei la vita è stata un gioco bellissimo”.

Un legame familiare profondo

I bambini erano legatissimi a lei, la vedevamo ogni giorno”, ha raccontato Clizia. Un rapporto quotidiano e affettuoso che oggi lascia un vuoto enorme, ma anche una lezione preziosa: quella di affrontare la vita con forza, grazia e amore.

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