Le copie sono state ritirate dopo i dubbi sull’ipotesi che sia stato Arnold van den Bergh a indirizzare la polizia nella soffitta dove si nascondeva con la famiglia
L’editore olandese Ambo Anthos si è scusato e ha ritirato il libro “Het verraad van Anne Frank” (Chi ha tradito Anna Frank), scritto dalla biografa canadese Rosemary Sullivan e uscito in occasione della Giornata della Memoria, lo scorso gennaio. L’editore ha tolto il libro dal commercio dopo che un rapporto di esperti indipendenti ha smentito la sua ricostruzione della vicenda della ragazza ebrea, autrice del famoso diario e morta nel lager nazista di Bergen-Belsen all’età di 15 anni.
Nel volume, sulla base di una ricerca durata sei anni e condotta da una squadra di storici e altri esperti, si indicava un notaio ebreo, Arnold van der Bergh, come responsabile dell’arresto e della deportazione di Anna Frank e della sua famiglia. Il testo della scrittrice canadese, fin dalla sua uscita è stato ampiamente criticato dagli esperti della Shoah e dagli storici, primo fra tutti Johannes Houwink ten Cate, docente universitario olandese esperto di storia della Shoah, che aveva commentato: “Per grandi accuse servono grandi prove. E non ve ne sono”.
Secondo quanto ipotizzato dal libro, van den Bergh era stato membro del Jewish Council di Amsterdam, un organismo costretto ad attuare la politica nazista nei quartieri ebraici della città e sciolto nel 1943. I suoi membri erano poi stati inviati nei campi di concentramento, cosa che però van den Bergh era riuscito a evitare consegnando una lista di nascondigli di ebrei al Sicherheitsdienst, il servizio di sicurezza delle SS.
Anche il Fondo Anne Frank con sede in Svizzera, parlando con la stampa elvetica, aveva affermato che l’indagine fosse “piena di errori”. All’emittente pubblica olandese Nos, uno dei componenti del team investigativo, le cui ricerche sono state riportate nel libro della Sullivan, aveva spiegato che il team non aveva mai affermato di aver scoperto la completa verità, ma parlato di una “percentuale di probabilità di almeno l’85%”.
L’European Jewish Congress, l’organismo che raccoglie le comunità nazionali ebraiche europee, aveva già invitato la casa editrice Harper Collins a ritirare l’edizione inglese, sostenendo che offuscasse la memoria di Anna Frank e la dignità dei sopravvissuti all’Olocausto. Ora che il contro-rapporto degli esperti e degli storici della seconda guerra mondiale è stato diffuso in Olanda, sostenendo che le conclusioni del libro non corrispondano ai fatti storici, l’editore Ambo Anthos ha dichiarato: “Sulla base delle conclusioni di questo rapporto, abbiamo deciso che con effetto immediato il libro non sarà più disponibile. Chiederemo alle librerie di restituire il loro stock di copie invendute”.