Ha conquistato la notorietà grazie a “Italia’s Got Talent”. Ora il suo balletto è diventato un tormentone nelle piazze e tra i giovani
Fate una prova semplice semplice: basta solo uno smartphone. Fermatevi in una piazza dove ci sia un gruppetto di giovani e fate partire la musica. Date il play ma non su una canzone qualsiasi: il ritornello di “Total eclipse of the heart”, interpretata nel 1983 da Bonnie Tyler e poi modificata con parecchie cover, innescherà una reazione quasi immediata. Qualcuno si alzerà in piedi, oppure si fermerà all’improvviso, e comincerà a girare su sé stesso. “Turn around”, dice il testo del brano e in pochi mesi questa scenetta è diventata un tormentone. Sui social impazzano i video, nelle piazze di tante città partono si scatenano curiosi flash mob. La moda è contagiosa e nei video che circolano in rete non sono solo ragazzini quelli che ripetono la scenette del “turn around”.È la rivincita del nerd, perché l’idea di questo balletto demenziale è di un giovane che ha costruito su di sé un personaggio un po’ furbetto e un po’ sfigato. Si chiama Nicola Virdis e solo a incontrarlo per strada fa già venire da ridere. Non c’è bisogno che parli per strappare le risate del pubblico: bastano i suoi sguardi e le sue movenze. I suoi baffi e la sua capigliatura, ma anche le giacche extralarge. Sul palco i guai di un imbranato diventano un’esilarante teatralità. Questa è la trovata geniale, che conquista il pubblico e diventa contagiosa sui social. Proprio come quel balletto scoordinato, che in un attimo si trasforma in una specie di incantesimo.In tv il sardo Nicola Virdis spopola in prima serata: fa ridere a crepapelle i giudici di “Italia’s Got Talent” e raccoglie valanghe di voti. È arrivato in finale, ma il suo successo è già nelle piazze. E anche nelle corsie degli ospedali, perché il suo pubblico preferito è quello che soffre. A Torino, per anni, il comico che non dice mai una parola ha portato momenti di gioia nei reparti con decine di bambini ricoverati. Prima clown e giocoliere e ora il nuovo personaggio da prima serata, il confusionario genio incompreso che sembra essere rimasto intrappolato negli anni Ottanta.Il timido è diventato un talento e in tanti tifano per lui. Perché quello che appare subito un perdente alla fine riesce sempre a salvarsi dai guai peggiori. La forza delle idee e di uno sguardo che è più divertente di cento barzellette.
Nicola Pinna, lastampa.it