PAOLO SORRENTINO, THE YOUNG POPE E IL VATICANO? ‘LA MINISERIE NON AVRÀ UN APPROCCIO MISTERIOSO’

PAOLO SORRENTINO, THE YOUNG POPE E IL VATICANO? ‘LA MINISERIE NON AVRÀ UN APPROCCIO MISTERIOSO’

taglioAlta_00196-1000x400(di Massimiliano Carbonaro, rx Tvzap) Niente scandali ma vita quotidiana è la scelta del premio Oscar per la Grande bellezza nel realizzare la sua prima serie tv.“La mia serie tv sul Vaticano? Non ha nessun intento scandalistico ma vuole raccontare la vita quotidiana.

Insomma, non avrà quell’approccio all’americana in cui il Vaticano è questo luogo oscuro e misterioso”. A rivelarlo è Paolo Sorrentino, premio Oscar ospite del programma di Rai Radio2 Non e’ un paese per giovani, condotto da Giovanni Veronesi e Massimo Cervelli parlando del suo nuovo lavoro, The Young Pope, con Jude Law.

Nell’incontro si è anche parlato del suo prossimo film e se questo sarà presentato a Cannes. Ma il regista ha dichiarato che “non si sa ancora nulla”. Il regista ha parlato anche della sua scelta di non lavorare esclusivamente con le major statunitensi. “Finchè riesco a fare film con soldi europei preferisco andare avanti così, perchè sei più libero rispetto alle major, non ti senti un ‘impiegato’ come, a volte, credo possa succedere lavorando con le major”. Parliamo dell’Oscar – chiedono Veronesi e Cervelli – dove tiene il suo premio più prestigioso? “L’Oscar lo tengo in una bacheca, al centro, perchè è inutile far finta che non sia importante”.

C’è chi, come Piovani, che teme gli possa esser rubato tenendolo a casa. “Se te lo rubano ne puoi richiedere, ditelo a Piovani”, ha scherzato Sorrentino. A Non è un paese per giovani, Sorrentino è stato anche inedito ‘giudice’ di due iniziative: ha dato il suo parere sui provini, che ogni giorno, in diretta, Giovanni Veronesi e Massimo Cervelli tengono ad aspiranti attori ed attrici. In veste di esperto musicale, poi, Sorrentino, ha ascoltato e dato il suo giudizio sulle brevi ‘colonne sonore’ che, con la collaborazione di Paolo Buonvino, i giovani musicisti inviano ogni giorno alla trasmissione di Radio2. “Per me la musica è fondamentale, senza non riesco a scrivere. Per cui, ogni volta che sono impegnato con la sceneggiatura, mi metto in camera a scrivere con la musica a volume molto alto”.

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