Rapper, io a Sanremo? Ci andrei ma me la faccio sotto
Anni di sovraesposizione professionale e mediatica, una vita sempre in diretta sui social e arriva il momento dell’autoanalisi. Una necessità che Fedez trasforma in un disco, “terapeutico” lo definisce appunto, per superare incubi e paure. Federico Leonardo Lucia ha presentato oggi il suo quarto album, ‘Paranoia Airlines‘ in uscita il 25 gennaio, nell’area partenze dell’aeroporto di Linate, nel piazzale un aereo con la livrea del titolo. “Il filo conduttore è l’ansia di sviscerare tante paure e paranoie e ho capito come affrontare e lasciarmi alle spalle i miei incubi – spiega – ma c’è forse più coerenza che nelle altre produzioni, in ogni caso stavolta non ho pensato a logiche di mercato”. Sedici i brani, alcuni dei quali circolavano già da singoli da un paio di mesi. Come ‘Prima di ogni cosa’ dedicato al figlio Leone, avuto dalla moglie Chiara Ferragni (“la nascita di un figlio è anche un’opportunità, ma io questo brano l’ho scritto per me e lui, non volevo andasse bene per tutti”). “Può sembrare un disco cupo ma in realtà è introspettivo, sicuramente è poco pop – aggiunge – e fossi un mio fan non è quello che mi sarei aspettato”. “Soprattutto è diverso dagli altri, anche perché è difficile ripetersi, e non potevo dire le stesse cose di 4 anni fa, è cambiato anche il panorama politico – continua – Adesso c’e’ un governo legittimo, votato dalla maggioranza degli elettori. Finalmente si parla di politica parlando di quello che fa la politica, di sicuro è stato abbattuto il sistema clientelare”. Nel disco ci sono diverse collaborazioni, come quelle con Annalisa, Emis Killa, Zara Larsson. E ci sono riferimenti a eventi del passato come in ‘Così’ (‘in una notte del 2008 con le costole ed il naso rotto..’) ma anche a episodi più recenti, come ‘Kim & Kanye’, in coppia con Emis Killa, inserito tra gli ultimi con accenni alla coppia di stilisti Dolce e Gabbana dopo quanto accaduto loro in Cina. Ma Fedez non rinuncia a tirare quello che pare un bilancio: ‘il mondo mi ha cambiato e io volevo cambiarlo, metà della vita a capire come si fa – canta in Buongiornissimo -, per poi l’altra metà capire come non farlo,..da giovane vorresti cambiare il futuro, da vecchio vuoi cambiare solo il tuo passato’. Farà invece sicuramente storcere più di un naso l’ultima del disco ‘Tvtb’ con la Dark Polo Gang, una serie di provocazioni a sfondo sessuale. “Lo so che pioveranno critiche – dice Fedez – ma è talmente maschilista da essere macchiettista, difficile quindi da prendere sul serio”. A marzo partirà il suo tour nei palazzetti. L’8 aprile (+ RPT 8 aprile) è la data di Milano, città in cui il 25 gennaio Fedez sarà ospite di Rtl 102,5 in diretta da Piazza Duomo, è già sold out. Per quanto riguarda i suoi progetti futuri ha l’obiettivo di ridurre l’ esposizione legata alla sua professione. “Ho voglia di vivere di più il presente, godermi la vita personale senza avere l’assillo del futuro – dice il rapper, 30 anni ad ottobre – In questo Chiara è bravissima, lei è quella che riesce a farmi vedere mezzo pieno il bicchiere che io vedo sempre mezzo vuoto”. E su una sua partecipazione da concorrente al festival di Sanremo risponde: “Ci andrei, ma me la faccio sotto”.
Marisa Alagia, Ansa