Fausto Brizzi, archiviate le accuse di violenza sessuale. Le Iene: “Ora ci denunci. Noi abbiamo le prove”

Fausto Brizzi, archiviate le accuse di violenza sessuale. Le Iene: “Ora ci denunci. Noi abbiamo le prove”

Violenza sessuale, archiviazione per Fausto Brizzi. Perché non ha mai affrontato e querelato Le Iene?”: se lo chiede in una nota la trasmissione Mediaset che aveva lanciato l’inchiesta relativa al presunto scandalo delle molestie intervistando una serie di ragazze, quasi tutte a volto coperto e con la voce camuffata, che accusavano il regista. Il gip di Roma ha archiviato le accuse di violenza sessuale da parte delle tre donne che hanno denunciato il regista.

“Noi de Le Iene abbiamo raccolto però i racconti di 15 ragazze che accusano Fausto Brizzi. Perché non ci ha denunciato per diffamazione, lasciando a un Tribunale la decisione sulla veridicità anche di quelle storie?”, scrivono Le Iene.

“Si chiude così definitivamente lo scandalo delle molestie aperto con i servizi de Le Iene”, ha commentato l’avvocato del regista, Antonio Marino.

“Meglio precisare alcuni punti, fondamentali, che spiegano perché per noi de Le Iene non è affatto finita qui”, replica la trasmissione. “Innanzitutto, per due delle tre donne – si legge nella nota – era comunque già passato troppo tempo dall’episodio contestato a Brizzi. La legge italiana prevede infatti che la vittima di reati sessuali, reale o presunta che sia, abbia sei mesi di tempo per sporgere denuncia, altrimenti non si può più procedere perché il reato va in prescrizione. Chi accusa Le Iene di processo mediatico contro il regista, come è già successo quest’estate con la richiesta di archiviazione del pm, dovrebbe ricordare soprattutto altre due cose. Noi abbiamo raccolto, come potete vedere nei servizi, le testimonianze di 15 ragazze, che non si conoscevano tra loro e che hanno raccontato tutte in maniera indipendente lo stesso ‘copione’ di molestie e abuso di potere”. Inoltre – scrivono ancora Le Iene – “noi abbiamo raccontato il peccato e non abbiamo fatto il nome del peccatore. Il nome di Brizzi lo hanno fatto altri e noi lo abbiamo solo successivamente riferito”.

La trasmissione ribadisce al regista un invito: “Se davvero ritiene di aver agito nella totale trasparenza e onestà, Brizzi denunci Le Iene, pretenda di essere risarcito da noi. Siamo pronti a portare davanti ad un tribunale le dettagliate testimonianze che abbiamo raccolto”.

Brizzi all’epoca – ricordano Le Iene – minacciò di chiedere i danni alle ragazze e non alla trasmissione. “Così – conclude la nota – si potrebbe chiarire in un’aula di Tribunale se, raccontando le storie di quelle 15 ragazze che non possono più denunciare il regista perché è passato troppo tempo dai fatti, abbiamo diffamato Brizzi o abbiamo fatto semplicemente il nostro dovere. Naturalmente anche fuori dalle aule di tribunale Brizzi può sempre venire e confrontarsi pubblicamente con noi così come più volte gli abbiamo chiesto senza mai ottenere risposte”.

Blitzquotidiano.it

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