Anne Hathaway: «Basta alcol fin quando mio figlio avrà 18 anni»

Anne Hathaway: «Basta alcol fin quando mio figlio avrà 18 anni»

L’attrice americana, ospite nel salotto di Ellen DeGeneres, rivela la sua intenzione: «Sono una madre, ora la mia priorità è Jonathan, voglio restare sobria finché lui avrà bisogno di me»

Non toccare alcol per 18 anni. L’obiettivo che si è prefissata Anne Hathaway ha il sapore della sfida: ardua, certamente, ma che l’attrice americana può vincere grazie all’amore per suo figlio. Alla base del «fioretto», infatti, c’è proprio il piccolo Jonathan, diventato da oltre due anni e mezzo la prima priorità del Premio Oscar: «Lo scorso ottobre ho deciso, basta alcol fin quando lui avrà bisogno di me», ha dichiarato nel salotto di Ellen DeGeneres. «Sono una mamma, voglio rimanere sobria».

«Questo è uno dei motivi per cui non voglio avere figli», ha scherzato la conduttrice, che ha poi lasciato spazio ai ricordi della sua ospite. «Una mattina ho portato Jonathan a scuola e stavo ancora smaltendo i postumi dell’alcol», ha rivelato Anne. «Non guidavo io, ma non è stata comunque una bella esperienza e ho capito che era abbastanza per me. Mio figlio è entrato in un’età che ha bisogno di me da mattina a sera, quindi basta alcol fin quando vivrà in casa mia».

Quindi ancora per parecchi anni, visto che Anne è diventata mamma per la prima volta il 24 marzo 2016: con Adam Shulman, il suo compagno, si frequenta dal 2008 e nel settembre 2012 i due si sono sposati a Big Sur, in California, con una cerimonia ebraico-cristiana. Lei, classe ’82, e lui, un anno più grande, entrambi attori: il lavoro va forte soprattutto a Anne, che si prepara a tornare al cinema col nuovo film Serenity, in cui fa coppia con Matthew McConaughey.

«Lui e sua moglie sono fantastici», ha concluso la Hathaway tornando con la mente alla scorsa estate. «Quando avevamo giorni di riposo dalle riprese sull’isola di Mauritius, andavamo a provare i rum i locali. Io non riesco a bere quanto loro, ma ci siamo davvero divertiti». I problemi arrivavano il giorno dopo: «Ricordo che dovevo parlare col regista di alcuni dettagli riguardo al mio personaggio, ma mi impappinavo e avevo un occhio mezzo chiuso. Ho detto basta».

Il prossimo brindisi è in programma nel 2036. Altri figli permettendo.

Nicola Bambini, Vanity Fair

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