Avatar, la featurette che mostra come gli attori del cast diventano Na’vi.

Avatar, la featurette che mostra come gli attori del cast diventano Na’vi.

In un nuovo video su YouTube il cast di Avatar: La Via dell’Acqua parla della trasformazione da esseri umani a Na’vi per un ritorno su Pandora tredici anni dopo il primo film

Dal 14 dicembre è al cinema Avatar: La via dell’acqua, il secondo film di James Cameron che ci riporta a Pandora dopo il primo Avatar del 2009. Parte del cast è tornato nei panni dei rispettivi personaggi Na’vi, insieme ad alcuni nuovi arrivati come Kate Winslet e i più giovani Trinity Jo-li Bliss, Britain Dalton e Jamie Flatters che interpretano tre figli del protagonista Jack Sully. Gli attori hanno raccontato la loro trasformazione da esseri umani a creature di Pandora in un video pubblicato online.

ATTORI VS NA’VI

Nel primo film Sam Worthington, Michelle Rodriguez, Sigourney Weaver e Joel David Moore sono apparsi prima nei loro corpi umani per poi diventare in parte Na’vi su Pandora, ma questo secondo capitolo si svolge prevalentemente nella patria delle creature blu, pertanto gli attori li vediamo sempre in versione aliena. “Essere una creatura aliena blu… è piuttosto figo”, ha detto il giovane Jamie Flatters che nel film è Neyeyam, figlio maggiore di Jake Sully (Sam Worthington) e Neytiri (Zoe Saldana). La coscienza di Jake è stata trapiantata nel corpo Na’vi e ora è il capo del popolo della foresta di Pandora in modo permanente.

CHI SONO I NA’VI?

Nel primo Avatar, ambientato nel 2154, la società RDA ha estratto un prezioso minerale su Pandora, una luna lontana ricca di foreste dove abitato i Na’vi, una razza di umanoidi blu che hanno un forte legame con la natura. Jake Sully è un ex marine paraplegico che viene reclutato dalla RDA per partecipare al programma Avatar e trasformarsi in Na’vi per esplorare quel luogo insolito e bellissimo. Il Dr. Paul Frommer, professore con un dottorato in linguistica presso la University of Southern California, ha creato la lingua Na’vi nel 2005 proprio per il film, basandosi sulle lingue polinesiane e su alcune parole create da James Cameron.

LA PERFORMANCE CAPTURE

La tecnologia di motion capture che James Cameron ha utilizzato per Avatar: La via dell’acqua è assolutamente migliore di quella usata nel primo film, ma anche in tutto il resto del cinema fino a oggi, compresi i film Marvel. Lo ha aiutato in questa impresa lo studio WETA Effects, il migliore nel suo campo. Gli attori hanno indossato abiti con pennarelli che riflettevano la luce infrarossa su telecamere fisse. Durante le riprese c’erano ben 120 di queste telecamere installate intorno a un palco destinato alla motion capture per catturare ogni movimento. WETA ha creato oltre 800 personaggi generati al computer, oltre 1800 inquadrature con effetti visivi con impostazioni CGI dettagliate, per dire qualche numero. Il team di Cameron ha costruito questo palco per dare modo agli interpreti di muoversi tranquilli e in libertà e per Avatar infatti si parla non proprio di motion capture ma di performance capture perchè il lavoro di un attore su questo tipo di set digitale è molto più intenso e preciso. Per ottenere le espressioni facciali, la troupe di Avatar si è avvicinata molto a ogni membro del cast che indossava una piccola telecamera montata sul casco e diretta verso il viso. “Questa tecnica elimina le ore trascorse sulla sedia del trucco e vari altri disagi per gli attori”, ha affermato Cameron. “In precedenza gli attori dovevano avere centinaia di minuscoli pennarelli sferici incollati sul viso e, di conseguenza, non potevano toccarsi il viso per tutta la giornata di riprese”. Le riprese di queste face cam sono state abbinate a un software creato su misura da Weta Digital che ha tracciato i muscoli del volto di un attore.




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