In prima visione il 28 dicembre alle 21,15 su Sky Arte Hd
L’assenza di Mina, la sua scelta di eclissarsi, si materializza in maniera originale attraverso la rappresentazione artistica di Mauro Balletti.
Tra le immagini di Mina – L’ Arte di Mauro Balletti, un programma di Gianluigi Attorre e Caterina Mollica prodotto da Ballandi Multimedia per Sky Arte Hd, andrà in onda in prima visione il 28 dicembre ore 21,15 su Sky Arte HD.
Mauro Balletti, neppure ventenne, animato da una grande passione per la pittura e per la fotografia, incontra la sua dea e viene catapultato in un mondo fatto di luci, colori e musica., il mondo della cantante italiana più famosa e amata: Mina. È lei a sceglierlo per una serie di scatti durante un carosello Tassoni. Si affermerà nella pittura, diventerà fotografo acclamato e regista.
“Io ho sempre amato Mina fin da ragazzino… La cosa che più mi ha colpito è la bellezza del movimento delle molecole dell’aria che riesce a spostare in maniera magica”, dichiara Mauro Balletti.
Il sodalizio con la straordinaria artista, nato agli inizi degli anni ’70, ha dato vita ad un inestimabile ciclo di copertine e servizi fotografici. Mina ha la barba, diventa un culturista, prende le vesti di Leonardo da Vinci ma anche di Monnalisa. Mina si duplica, si triplica in ognuna della sue copertine. L’immagine dell’artista muta e sfiora il surreale. E Mauro Balletti inizia così un percorso iconografico che colma l’assenza e glorifica per immagini la voce e il volto più acclamato della musica italiana.
Il loro rapporto è stretto da una profonda stima e amicizia. “Mauro sicuramente ama mia madre, anche perché è un incontro di due anime molto belle e quindi non possono che amarsi a vicenda”, dichiara Massimiliano Pani. “Tra noi non c’è ieri e un oggi. Non è cambiato nulla in 43 anni – gli fa eco Balletti – siamo molto rapidi nel nostro lavoro, ci piace o non ci piace… Forse è per questo che c’è tanta sintonia, perché insieme siamo freneticamente decisi…”.
Qui si racconta per la prima volta. In esclusiva anche le testimonianze di Ferzan Ozpetek, Renato Zero, Manuel Agnelli, Massimiliano Pani e lo storico e critico d’arte Fernando Mazzocca .
“Mauro senza Mina. E Mina senza Mauro. Sono essenziali tra di loro”, osserva Ferzan Ozpetek. Renato Zero aggiunge altre parole di stima: “Io trovo che le copertine di Balletti abbiano tutte questo denominatore comune, questa irruenza di essere notate a tutti i costi… Mina è stata molto intelligente, ha fatto da modella a questo percorso immaginifico e un po’ visionario rendendo la qualità della confezione molto appetibile…”.
Queste foto, tele e videoclip, ancora oggi, sono fonte d’ispirazione per grandi star della musica internazionale e maestri della moda. Sono state concepite vent’anni prima di Madonna e Bjork e trenta, trentacinque prima di Lady Gaga, racconta Massimiliano Pani, che aggiunge: “Hanno visto le opere di Mina e Balletti anche fuori dall’Italia”.
Il mondo immaginifico espresso da Balletti è stato definito Neorealismo magico perchè “esplora in maniera molto personale il quotidiano”, spiega Mazzocca. Un’arte che va al di là della realtà che, come in un gioco di prestigio, trasforma il corpo umano con ironia e leggerezza.
Il racconto esclusivo del lavoro di uno degli artisti più eclettici del nostro secolo al fianco di Mina porta alla scoperta di scatti iconici, destinati alle copertine di riviste di moda, e rivela anche inediti making of delle più acclamate copertine come Rane Supreme e Canarino Mannaro.
ANSA