L’ex cantante degli Oasis dovrà dare metà del suo patrimonio alla ex moglie, buy mentre Antonio Banderas dovrà staccare ogni mese un cospicuo assegno a Melanie Griffith. O sperare che lei si risposi
Sembra che alla fine il giudice abbia optato per una decisione salomonica: si divide tutto a metà. Sta costando caro a Liam Gallagher, ex cantante degli Oasis, mettere la parola fine alla storia con Nicole Appleton, sua compagna dal 2000, sua moglie dal 2008 e madre di suo figlio Gene. Sebbene il divorzio sia stato finalizzato l’anno scorso, solo ora la corte ha deciso gli aspetti finanziari della separazione: all’ex cantante delle All Saints spettano circa 7,5 milioni di euro cioè l’esatta metà di quanto Gallagher ha dichiarato di possedere. Stando a quanto riporta il Daily Mail, sulla decisione della corte ha pesato, e non poco, il modo in cui Nicole ha scoperto che il marito stava aspettando un figlio dalla giornalista americana del New York Times, Liza Ghorbani, che è poi il motivo per cui la Appleton ha chiesto il divorzio nel 2013. «È stato solo quando la notizia stava per diventare pubblica che il signor Gallagher ha avvisato la moglie», ha detto il giudice leggendo la sentenza. «La signora Appleton, inoltre, era in vacanza in quel momento ed è stata informata via telefono dal marito». Ora si tratta di stabilire chi prende cosa: buona parte del patrimonio, infatti, è costituito da una casa nella campagna inglese, un appartamento nell’esclusivo quartiere londinese di Hampstead, un appartamento a New York e le quote societarie della catena di negozi d’abbigliamento Pretty Green.
Quando si parla di divorzi milionari dei ricchi e famosi, di solito siamo abituati a ben altre cifre. Colpisce, infatti come Liam, che ha venduto più di 70 milioni di dischi con gli Oasis e abbia avuto fortuna anche con la band successiva che ha creato, i Beady eye, dichiari di avere solo 15 milioni di euro. Una sorpresa, insomma, considerando che nella classifica annuale stilata dal The Times sui più ricchi d’Inghilterra, quest’anno Liam e suo fratello Noel Gallagher sono al 28esimo posto con una patrimonio stimato in più di 100 milioni di euro. Alla coppia, infatti, pur non facendo più musica insieme (notoriamente i due si odiano: Noel ha rifiutato 27 milioni di euro l’anno scorso per tornare sul palco con Liam per una serie di concerti degli Oasis), spettano comunque assegni sostanziosi per i diritti d’autore. E sebbene a Noel ne vada una parte più cospicua perché tutte le canzoni degli Oasis sono firmate da lui ma non necessariamente dal fratello, Liam nel 2011 aveva un patrimonio personale stimato in 70 milioni di euro.
La sua fortuna negli ultimi anni, però, si è assottigliata, visto anche lo stile di vita molto dispendioso della rock star. «Non vado in tour per fare soldi, ma per divertirmi. E questo vuol dire dormire in hotel di lusso e viaggiare in business class», raccontava Liam un paio d’anni fa. «Quando arrivo in aeroporto non voglio che mi venga a prendere un’utilitaria, voglio una bella macchina. E se da quel tour non ho guadagnato niente perché ho speso tutto per strada, sono contento così». Ma che imparare a far quadrare i conti sia un problema che deve risolvere, glielo ha ricordato anche un giudice americano, che lo ha condannato a pagare una multa di 10 mila euro per non aver versato gli assegni di mantenimento alla figlia avuta dalla Ghrobani.
In silenzio, ma non certo pacificamente. Anche Antonio Banderas e Melanie Griffith hanno dovuto presentarsi davanti a un giudice per risolvere la disputa finanziaria dei loro vent’anni d’amore, archiviati con un comunicato stampa congiunto un anno e mezzo fa. Alla fine, la corte di Los Angeles ha stabilito che a Melanie spetta la casa di Aspen, nelle montagne del Colorado, mentre ad Antonio l’appartamento di Manhattan che dà su Central Park (la casa di Los Angeles, invece, è stata venduta per 16 milioni di dollari che i due si sono spartiti). E se la Griffith potrà tenersi i gioielli, a Banderas andranno le moto e gli elettrodomestici. Uno per ciascuno, invece, i due Picasso e le due Porsche acquistati durante il matrimonio. Ma è sull’assegno mensile che il divo dovrà versare alla ex, che, pare, ci siano state delle proteste: il giudice, infatti, ha accordato alla Griffith 780 mila dollari (circa 720 mila euro) all’anno. Una cifra non piccolissima che Antonio le dovrà sempre versare, a meno che la Griffith non decisa di risposarsi.
Altri divorzi milionari:
Berlusconi – Lario L’ultima sentenza (notificata il 23 giugno 2015) nella lunga causa di separazione Berlusconi-Lario ha stabilito la somma dell’assegno mensile della signora Veronica:un milione e 400mila euro al mese lordi. Che, netti, diventano circa 800mila. Il giudice ha confermato dunque la cifra che attualmente riceve la Lario. Niente di fatto, invece, per la precedente richiesta della ex signora Berlusconi: una buonuscita damezzo miliardo di euro in un colpo solo, cifra che corrisponde al milione e 400 mila euro mensile che le versa il marito, ma moltiplicato per trent’anni. Gli avvocati dell’ex premier si erano detti disponibili a liquidare il mantenimento con una “una tantum”, ma reclamano che la somma vada calcolata sulla base dell’aspettativa di vita del Cavaliere: 10-15 anni.
Paltrow – Martin A un anno dall’addio (pacifico) dopo 10 di matrimonio, i due ci hanno messo la firma.Gwyneth Paltrow e Chris Martin hanno ufficializzato il divorzio il 20 aprile. Secondo quanto riporta TMZ, l’ex coppia avrebbe scelto la custodia congiunta dei due figli (Apple, 10 anni, e Moses, 8) e delle proprietà e dei beni familiari. Comunque, continueranno a prenotare le vacanze insieme: «Ci vediamo spessissimo e siamo molto, molto uniti. E questo è bello, perché credo che in un certo senso sia il tipo di relazione che intendevamo avere e anche i ragazzi sono molto più felici», ha dichiarato lei. Dalle parti di Forbes hanno fato due conti in tasca all’attrice e al cantante, che stabilmente rientrano nella classifica dei 100 personaggi del mondo dello spettacolo più ricchi. Pare che i due, quando sono “consapevolmente scoppiati” (consciously uncoupling è la frase, ormai entrata nel vocabolario di Hollywwod, che i due hanno scelto per annunciare la loro seprazione) si siano spartiti circa 280 milioni di dollari.
Rybolovev – Elena Il divorzio più caro della storia è quello del tycoon russo Dimitri Rybolovlev: che ha fatto fortuna con i fertilizzanti ed è oggi proprietario della squadra francese del Monaco. Lui ed Elena, (entrambi 47 anni), si conoscono da studenti universitari a Perm, in Russia, e si sposano nel 1987. La separazione risale al 2008, quando lui è stimato da Forbes proprietario di una fortuna da 12 miliardi e 800 milioni di dollari. Tra i due, una battaglia senza risparmio di colpi bassi: la famiglia di lui ha accusato Elena di aver rubato un gioiello valutato tra i 25 e i 50 milioni di euro (accusa rivelatasi infondata). Elena ha invece vinto la battaglia per l’affidamento della figlia di 13 anni. Tra i beni dei Rybolovlev, l’isola greca di Skorpios, che fu di Aristotele Onassis, la villa di Miami appartenuta a Donald Trump, la villa alle Hawaii acquistata dall’attore Will Smith e l’attico più caro di New York, al 15 Central Park West di Manhattan, pagato 88 milioni di dollari. Elena aveva chiesto una “liquidazione“ da sei miliardi, ne ha ottenuti circa la metà, ma i suoi avvocati cantano comunque vittoria, mentre quelli del magnate annunciano ricorso in appello.
Muoch – Torv Il divorzio più caro della storia, prima di quello di Dimitri Rybolovlev, è quello del tycoon australiano dei giornali e delle tv Rupert Murdoch dalla seconda moglie Anna Torv. Si erano sposati nel 1967, lui aveva 36 anni. Tre figli e 29 anni dopo, lui si invaghisce della ragazza che gli fa da interprete durante in viaggio in Cina: Wendi Deng, 31 anni meno di lui. Passano tre anni, Rupert ottiene il divorzio scucendo un miliardo e 700 milioni di dollari e, tempo 17 giorni, il 25 giugno 1999 sposa Wendi occhi-di-ghiaccio. Attirandosi, inevitabilmente, sospetti di rimbambimento, ma la coppia, che ha due bambine, ha divorziato nel 2013 (pare che lei avesse una storia con Tony Blair). Wendi ha preso una barcata di soldi e di case ma non è riuscita in fase di divorzio a far inserire le figlie nel trust che controlla l’impero mediatico di Murdoch, cosa invece che era riuscita ad Anna.
di Sara Sirtori da “Corriere della Sera – Io Donna”