La regina incontrastata del pop, un’artista eccessiva e una diva iconica, Madonna, ha dato il via a “The Celebration Tour“, una serie di concerti che ha preso il via a Londra il 14 ottobre. Conosciuta anche come Louise Veronica Ciccone, ha trascorso quattro decenni sfidando i limiti musicali e sociali, influenzando profondamente gli ultimi 40 anni. Questa straordinaria forza travolgente si manifesta pienamente in uno spettacolo evento che ha fatto tappa in Italia con due date imperdibili a Milano, il 23 e il 25 novembre, presso il Mediolanum Forum di Assago, entrambe con biglietti esauriti.
In questo straordinario concerto, Madonna ripercorre il suo incredibile viaggio artistico, un mix di hit e provocazioni che hanno segnato un’era. Il palcoscenico, un vero e proprio spettacolo di per sé, vanta 17 cambi di look, una ventina di ballerini di talento, oltre 400 metri quadrati di pura grandiosità e centinaia di riflettori che mettono in risalto ogni attimo dello show.
Un’esperienza unica che va oltre la semplice esibizione musicale, una celebrazione di una carriera straordinaria che ha cambiato il panorama della musica pop e ha influenzato in modo duraturo la cultura. Madonna continua a dimostrare la sua immensa forza creativa e il suo impatto unico in un concerto che ha già fatto la storia.
“Sono davvero dannatamente sorpresa di essere arrivata fin qui – ha detto Madonna rivolgendosi al pubblico della O2 Arena di Londra, nella prima di sei serate, tutte soldout, sotto l’Elizabeth Tower – e lo dico a molti livelli”.
Nel concerto di Madonna, assistiamo a un viaggio attraverso la storia della musica, intriso di emozioni profonde e messaggi significativi. La performance, tra le varie cose, commemora la devastante epidemia dell’AIDS: durante l’esecuzione di “Live to tell”, Madonna dedica la canzone “a tutte le luci che abbiamo perso a causa dell’AIDS”, mentre gli schermi mostrano i volti di figure significative come il suo ex compagno di stanza Martin Burgoyne, l’amico artista Keith Haring, il coreografo Christopher Flynn e i fotografi Herb Ritts e Robert Mapplethorpe.
Inoltre, Madonna trasmette un forte messaggio di sostegno alla comunità LGBTQ+, indossando a Barcellona la bandiera come mantello durante l’esecuzione di “Don’t cry for me Argentina”. Durante questa toccante performance, vengono proiettate immagini di artisti iconici come David Bowie, Sinéad O’Connor e Nina Simone, simboli di forza e diversità nella storia della musica.
Il concerto si trasforma così in un potente mezzo di espressione artistica, ricco di storia, empatia e sostegno per le cause importanti, trasmettendo un messaggio di inclusione e riflessione sulla sofferenza umana e la lotta per l’uguaglianza.