Dopo il successo di ascolti e sul web della prima puntata, torna stasera in prima serata su Rai 1 alle 21.25 “Una storia da cantare”, in diretta dall’Auditorium Rai di Napoli, questa volta dedicata a Lucio Dalla.
Enrico Ruggeri, nel ruolo di narratore, e Bianca Guaccero apriranno al pubblico da casa una porta sul vivace mondo del cantautore bolognese, vero e proprio patrimonio della gente, sia nella sua Bologna che nel mondo, grazie a classici diventati internazionali come “Caruso”, brani sperimentali che lo rendono attuale anche agli occhi dei più giovani, passando dal pop che l’ha fatto amare da grandi e bambini con le intramontabili “L’anno che verrà” e “Attenti al lupo”.
Tanti gli ospiti, che proietteranno gli spettatori nella sua caleidoscopica vita fatta di musica, arte e passioni. Amici di una vita che attraverso le canzoni e i ricordi racconteranno l’artista e l’uomo con episodi inediti e curiosità vissuti in prima persona e, insieme a giovani cantanti, ripercorreranno i suoi evergreen sostenuti dalla grande band diretta da Maurizio Filardo.
In studio, Renzo Arbore e Gigi Proietti eccezionalmente in coppia racconteranno il lato più divertente di Lucio. Non mancheranno aneddoti vissuti in anni di live insieme agli Stadio, la sua storica band, e ancora, Patty Pravo, Nina Zilli, Il Volo, Irene Grandi, Ghemon, Tiromancino, Francesco Gabbani, Noemi, Fabrizio Moro, Serena Rossi e Stefano Fresi.
Non potrà mancare un collegamento dall’amata Bologna: saranno Ron e Gigi D’Alessio a fare da ciceroni nella sua casa al civico 15 di via D’Azeglio, con incursioni nelle stravaganti e colorate stanze che hanno ospitato la creatività di un uomo straordinario e di un artista capace di sfuggire a tutte le etichette.
Anche il pubblico a casa sarà chiamato a partecipare, eleggendo sui social attraverso l’hashtag #unastoriadacantare la canzone più amata di Dalla.
“Una storia da cantare” è un programma scritto da Ernesto Assante, Gino Castaldo, Matteo Catalano, Alberto Di Risio, Angela Fortunato, Duccio Forzano, Pietro Galeotti ed Enrico Ruggeri. Con la regia di Duccio Forzano.