Il giudice accoglie la richiesta di sospensione della serie sull’omicidio di Sarah Scazzi. A presentarla, a pochi giorni dalla messa in onda della prima puntata, il primo cittadino che difende la sua “Città d’Arte“. Ecco i motivi.
BOLOGNA – Il Tribunale di Taranto ha accolto il ricorso del sindaco di Avetrana, Antonio Iazzi: si dovrà attendere ancora per la messa in onda della fiction sul delitto di Sarah Scazzi, la quindicenne scomparsa e poi ritrovata senza vita nella cittadina pugliese 14 anni fa.
Il giudice ha accolto la richiesta di sospensione cautelare della fiction dal titolo “Avetrana – Qui non è Hollywood”, del regista Pippo Mezzapesa. La serie sarebbe dovuta debuttare sulla piattaforma Disney+ tra pochi giorni. È stata fissata anche l’udienza di comparizione delle parti al prossimo 5 novembre.
La serie, prodotta da Groenlandia, intende ripercorrere il caso mediatico conosciuto come il “delitto di Avetrana”. Rappresenta la trasposizione cinematografica dell’evento accaduto nel 2010: la scomparsa e il ritrovamento del corpo di Sarah Scazzi. Sabrina Misseri e Cosima Serrano sono state condannate all’ergastolo per l’omicidio, mentre Michele Misseri è stato condannato a 8 anni per la soppressione di cadavere, pur proclamandosi colpevole.
IL RICORSO
Attraverso gli avvocati, il sindaco di Avetrana ha presentato un ricorso cautelare d’urgenza, pochi giorni prima della messa in onda della serie. Ha chiesto di cambiare nome alla docu-serie, di sospendere immediatamente la trasmissione e di visionarla preliminarmente. Il motivo? Verificare se l’associazione del nome della cittadina all’adattamento cinematografico possa denigrarla rappresentandola in modo negativo e contrario alla realtà.
Nel ricorso si legge che la messa in onda del prodotto potrebbe attentare ai diritti della personalità dell’ente comunale, accentuando il pregiudizio che il titolo suggerisce spostando l’attenzione dell’utente sul territorio piuttosto che sul caso di cronaca.
Il sindaco sostiene che Avetrana e i suoi abitanti meritano di essere conosciuti per i “tanti tesori che la storia ha lasciato”, riconosciuta come Città d’Arte nel 2022 con atto ufficiale della Regione Puglia. Per sapere se e quando la serie verrà trasmessa, bisognerà attendere la decisione del giudice al 5 novembre.